Intervista a Lara Malerba, caporedattore per ZeroDelta

16 Marzo 2009 di  
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LaraCiao Lara. Ormai da 10 anni ti occupi di contenuti, in particolare di contenuti per il web. Lavori per ZeroDelta ma i tuoi contenuti finiscono anche su kataweb, repubblica, eccetera.

D: Cosa ti piace del tuo lavoro? Se ancora ti piace…

R: Certo che mi piace ancora… e non lo dico perchè il mio capo leggerà l’intervista… trovo interessante conoscere ciò che accade nel mondo dell’arte, della musica e del teatro nel nostro paese o anche ciò che non accade, mi riferisco a delle zone d’Italia che sembrano sonnecchiare in un perenne letargo per quello che riguarda gli eventi che cerco. Un’ altra cosa che mi piace, anche se ritengo sia molto più soggettiva, è il gusto della ricerca e del ritrovamento, forse si tratta di un retaggio ancestrale della donna preistorica che raccoglieva bacche nelle foreste… ho sentito dire che è lo stesso meccanismo che spinge noi donne ad accapigliarci davanti ai “cestoni” dei mercati… beh, almeno io in questo caso non spendo!

D: Cosa invece NON ti piace?

R: La costante sensazione di “mancare” qualche evento importante e di non riuscire a pubblicare più notizie. Un’altra cosuccia che mi fa un po’ saltare i nervi è verificare che, anche su comunicati stampa dalla foggia molto “chic”, mancano informazioni fondamentali (es: gli orari di apertura di una mostra e/o un numero telefonico per le informazioni).

D: Cosa ne pensi dei blog? Ritieni che possano sostituire i siti di informazione tradizionali?

R: No, non credo. Ora come ora la maggior parte ha un taglio “amatoriale” e di conseguenza non si può neppure pretendere che siano del tutto esaustivi. Tutto dipende da chi ci sta dietro e da come lo gestisce… alcuni blog hanno acquisito autorevolezza nel corso degli anni, ma se la sono dovuta sudare! Esistono poi fenomeni che ritengo passeggeri o quantomeno sovradimensionati come Facebook che, secondo me, deve gran parte della sua attuale popolarità all’eco mediatica ricevuta, particolarmente in Italia, ma come strumento di marketing deve ancora dimostrare di avere un futuro.

D: Sii sincera: leggi il giornale di carta o preferisci l’edizione web?

R: Preferisco la vecchia carta, il fruscio e l’odore di inchiostro. Devo anche ammettere che uso così tanto il PC per lavoro che nel tempo libero a casa non mi viene nessuna voglia di accenderlo!

D: Per lavoro consulti moltissimo internet e vai a caccia di informazioni anche su siti dall’aspetto amatoriale. Come giudichi a prima vista la validità di un contenuto?

R: Non è difficile… basta valutarne l’aggiornamento, l’impaginazione e la completezza delle informazioni, al di là dei paroloni usati. Non nascondo che spesso, soprattutto leggendo le recensioni dei critici d’arte mi lampeggia un enorme punto di domanda in testa, sarà anche colpa mia…

D: Cosa è cambiato e cosa sta cambiando nel rapporto tra internet e gli italiani in questi anni? Che cambiamenti hai notato anche nello svolgimento del tuo lavoro?

R: Nel complesso i cambiamenti sono positivi: le informazioni sono cresciute sia in termini di quantità che di qualità, anche se troppe persone sono convinte di trovare in internet tutte le risposte e soprattutto tutte le risposte esatte. Non è così, ma, lavorandoci, tendo ad essere piuttosto indulgente con i “content provider”, so che non è facile.

D: Secondo te è vero che internet è uno dei pochi ambienti in cui, lavorativamente parlando, uomini e donne sono sullo stesso piano, senza particolari vantaggi o svantaggi?

R: Sì, io non vedo grosse differenze, dovreste provare a chiederlo a un uomo…

D: Che importanza hanno, secondo te, i motori di ricerca per il web italiano e quanta ne avranno in futuro?

R: I motori di ricerca sono fondamentali e credo che non potranno che acquistare sempre maggiore peso… anche se io ne uso uno solo..!

D: Quanto pensi ai motori di ricerca quando scrivi un testo?

R: Credo troppo poco, sono un’ingenua nata, ma c’è chi mi riporta sulla retta via!

D: Parte del tuo lavoro consiste nel gestire il cosiddetto “user generated content” ovvero il feedback degli utenti. La consideri come un’esperienza gratificante oppure una noia? A grandi linee che percentuale dei messaggi che ricevi ritieni siano pertinenti e interessanti?

R: Tutti per un aspetto o per l’altro. Ammetto che molti mi fanno divertire, come le richieste assurde o quelle molto “naif”, altri mi fanno arrabbiare, come quelli di coloro che si mostrano scocciati od offesi perché non sono stati presi in considerazione (com’è possibile che il mio magnifico ristorante nei dintorni della frazione del comune di Pincopallo non compaia sul vostro sito? Mettetelo subito!).

D: Comunicati stampa e article marketing. Che importanza hanno e che importanza avranno secondo te in futuro?

R: Mi ripeto: in internet serve qualità e precisione, almeno da parte di chi ci lavora. A volte mi arrivano dei comunicati stampa che mi fanno pensare: “Ma questi si fanno pagare per questo?”. La professionalità e la qualità avranno sempre maggiore importanza; essendo i comunicati stampa e l’article marketing teoricamente alla portata di tutti, questo conduce in molti casi ad un abbassamento della qualità. Io credo che nel lungo periodo ci sarà una fisiologica scrematura che premierà chi è in grado di utilizzare al meglio questi "nuovi" strumenti.

D: Approssimativamente possiamo dire che il tuo lavoro ruota attorno al turismo. Credi che il web in Italia sia usato adeguatamente per promuovere il nostro paese?

R: Chiedete all’oste se il suo vino è buono? Noi facciamo del nostro meglio, altri anche, molti assolutamente no! Anche se trovo che negli ultimi due-tre anni le cose siano migliorate.

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