Article marketing e comunicati stampa
Sono passati parecchi anni dall’ultima volta che ho scritto su questo blog e la ragione è piuttosto semplice: secondo la mia esperienza l’article marketing ha smesso di essere una risorsa già tanti anni fa, è stato stuprato dai SEO ed è diventato uno strumento per piazzare link tanto che in giro per il web si trovano numerosi siti che pubblicano articoli e comunicati stampa, senza uno straccio di moderazione.
Può avere ancora un senso scrivere un articolo per farlo pubblicare altrove, ha quasi sempre molto senso scrivere e diffondere un comunicato stampa me le due cose sono profondamente diverse, se sono viste solo come strumenti per guadagnare link servono a poco.
Questo breve, recente e molto chiaro articolo su seo garden riassume molto bene istruzioni e modalità d’uso.
Ritorno alla normalità
18 Giugno 2014 di pieru
Archiviato in article-marketing.it
Dopo una settimana (circa) di feroci combattimenti contro server, php, sessioni e MySQL article-marketing.it è tornato ad essere pienamente operativo. Ci scusiamo per il temporaneo disservizio che non è dipeso dalla nostra volontà. E’ ora possibile proporre nuovi articoli alla directory, approfittiamo per ricordare che gli articoli vengono controllati e solo quelli che rispettano le linee guida vengono approvati.
Dato che il rapporto tra articoli proposti e approvati è imbarazzante e che continuano a venir proposti articoli che non verranno mai approvati invitiamo a leggere anche quali sono gli errori più comuni che vengono riscontrati. Sarà anche noioso leggere queste pagine ma evita di perdere tempo: non facciamo eccezioni, gli articoli non conformi vengono cestinati e chi non ha letto le linee guida non riceve risposta sui motivi della non approvazione.
Problemi tecnici
11 Giugno 2014 di pieru
Archiviato in article-marketing.it
Il sito principale, article-marketing.it, non funziona. Lo sappiamo, ci sono dei problemi tecnici e ci stiamo lavorando, per questo abbiamo temporaneamente protetto il sito con un password.
Non sappiamo quando ne verremo a capo, non trattenete il fiato!
L’Article Marketing e il Panda
9 Maggio 2011 di pieru
Archiviato in Miscellanea
Probabilmente tutti quelli che leggono questo blog conoscono l’argomento di cui voglio parlare ma, per amor di precisione, chiarisco che mi sto riferendo ad uno dei leggendari aggiornamenti dell’algoritmo di Google che in questo caso è noto come “farmer update” o “Panda update” (appunto).
Riassumendo al massimo: l’aggiornamento dell’algoritmo, che per ora è stato applicato alle versioni di google in lingua inglese, sembra penalizzare le cosiddette “content farm”, come si vede dalla tabella allegata.
(la tabella è tratta dall’articolo How will Google’s Panda update affect your SEO?)
Ne ha parlato anche il Tagliaerbe qui ma gli articoli su questo aggiornamento sono moltissimi, ci sono addirittura dei gruppi su facebook, niente di strano quindi che un’amica mi abbia chiesto ieri “e adesso come fate?” riferendosi al sito di article marketing che gestisco con Daniele, approfitto quindi per spiegare il mio punto di vista.
Mi piace concentrarmi sui fatti, vorrei quindi cominciare a chiarire che ad oggi (6 maggio 2011) in Italia non è successo niente, per cui tutto il ragionamento è basato su ipotesi e profezie.
Un secondo fatto è che nelle query su google.com ci sono stati dei cambiamenti e, come succede ad ogni aggiornamento dell’algoritmo, ci sono state delle vittime innocenti, anche su questo secondo punto credo ci sia poco da aggiungere.
Veniamo (finalmente) alla parte più interessante della questione: stando alle dichiarazioni di google (fatto) e alle parole di Matt Cutts (che non sono esattamente un fatto ma se non altro sono le parole del portavoce ufficiale del motore di ricerca) l’obiettivo di questo aggiornamento è penalizzare i siti che ospitano grandi quantità di contenuti di bassa qualità. I SEO hanno capito subito che si riferiva alle “content farm”, da questo fatto è nato il nome dell’aggiornamento e i dati della tabella che abbiamo visto sembrano confermare una grossa penalizzazione di siti di questo tipo (article marketing, ezine e altri famosi network di siti del genere).
A questo punto vorrei arrivare al nocciolo della questione (e rispondere alla domanda della mia amica): se questo aggiornamento, quando verrà applicato anche alla versione italiana del motore di ricerca, funzionerà in questo modo sarà una cosa molto positiva, ed è facile capirne il motivo; tutto ruota attorno alla parola magica “penalizzazione“, vogliamo ragionarci un secondo?
Ci sono siti di article marketing che hanno perso moltissimo traffico, traffico che ricevevano per milioni di chiavi, ovvero la maggior parte degli argomenti degli articoli ospitati. Lasciatemi dire che, da utente, il mio commento è “era ora” e da gestore di due siti di article marketing è “mi sembra giusto”. Questa non è affatto una penalizzazione, al limite ci si potrebbe chiedere come mai siti di questo genere hanno continuato a riceve così tanto traffico fino ad ora ma la discussione ci porterebbe lontano.
Stiamo usando la parola penalizzazione per… esattamente cosa in questo caso? ezinerticles.com non è più in prima pagina per la chiave “Travel in Rome” e questo sarebbe un problema? Questa sarebbe una penalizzazione?
Article-marketing.it non ha mai cercato di posizionarsi per chiavi diverse da quelle relative all’article marketing, il nostro sito è sempre stato pensato come un servizio per i webmaster alla ricerca di contenuti da utilizzare sul proprio sito e per gli autori in cerca di promozione, niente di più e niente di meno.
Cosa cambia quindi? Quale futuro per l’article marketing?
Ovviamente non posso parlare per gli altri gestori di siti analoghi a questo ma noi andremo avanti per la nostra strada. Mi permetto però di ricordare che, per chi lavora bene, il cambiamento non può che essere positivo. Facendo un esempio, in passato poteva capitare che un sito di article marketing risultasse ben posizionato per la chiave “aspirapolvere economici” grazie alla quantità di articoli ospitati relativi agli elettrodomestici, meglio posizionato di un e-commerce, del sito di un produttore e del blog di un appassionato di faccende domestiche.
Bene! Viva il Panda update se sanerà errori di questo tipo! Ad avvantaggiarsene sarà anche il webmaster che vorrà usare uno dei nostri articoli su questo elettrodomestico e, di conseguenza, l’autore dell’articolo!
CMS per article marketing: Joomla
15 Giugno 2009 di pieru
Archiviato in Recensioni
In questo articolo proviamo ad esaminare i pro e i contro di joomla nell’utilizzo specifico come piattaforma per la gestione dell’article marketing.
Premessa
Avete deciso di creare un sito di article marketing e siete alla ricerca di un cms adatto allo scopo. Tra le possibili scelte naturalmente c’è anche joomla, una delle piattaforme open source più potenti ed aggiornate; proviamo ad esaminare i vantaggi e gli svantaggi di questa scelta.
Caratteristiche
Cominciamo ad esaminare quali sono le caratteristiche più importanti che deve avere un software per la gestione dell’article marketing.
- gestione utenti. Il CMS deve permettere in modo semplice l’iscrizione degli utenti che vogliono inviare articoli.
- gestione articoli. Gli utenti devono avere a disposizione un editor ragionevole per scrivere i propri articoli e inviarli alla redazione per la revisione. Gli autori devono avere a disposizione uno strumento semplice per la gestione della firma dato che questa è spesso l’unica forma promozionale concessa.
- gestione coda. Il software deve gestire la coda di moderazione; la redazione potrà approvare o meno gli articoli inviati eventualmente intervenendo su testi e link.
- spam. Soprattutto se prevedete che il sito acquisti popolarità è utile (anche se non indispensabile, soprattutto in fase iniziale) prevedere la possibilità di agganciare l’invio di un articolo a un controllo antispam.
- captcha. Come imparerete presto ci sono software specializzati nell’inserimento automatico di informazioni. Possono iscrivere utenti e anche inviare articoli in modo automatico. La cosa non sarebbe un problema se venissero usati in modo corretto ma questo avviene molto raramente. L’esperienza insegna che i migliori articoli vengono sempre, senza eccezioni, inviati manualmente e che gli inserimenti automatici sono al 99% spam. Avere un controllo visuale che complichi la vita ai vari software sia per l’iscrizione degli autori sia per l’invio degli articoli spesso significa evitare di perdere tempo e potersi dedicare meglio alle cose realmente importanti.
- controllo dei duplicati. Sarebbe fantastico poter avere a disposizione uno strumento che controlli se un articolo è già stato inviato al sito. Non è necessario un controllo di unicità globale, non è fondamentale sapere se un articolo è già stato inviato a qualche altro sito ma è veramente brutto scoprire che avete approvato un articolo in tutto e per tutto simile (se non uguale) a un altro agià approvato in precedenza.
- argomenti. Il front end deve permettere di accedere in modo semplice e veloce agli articoli di un argomento o di un autore. Idealmente il webmaster interessato alla pubblicazione di un articolo dovrebbe poter trovare il codice html già pronto da incollare, comprensivo di firme ed eventuali back link richiesti. Gli articoli devono poter essere classificati in base all’argomento e la struttura tematica deve poter essere organizzata con un sistema ad albero, come una directory.
Joomla
premesso che non esiste un cms che svolga alla perfezione tutti i compiti esposti, non bisognare dimenticare che joomla è progettato per la gestione di siti delle dimensioni e delle caratteristiche più disparate, può essere usato come blog, come “portale” informativo, per la gestione delle prenotazioni di un albergo o di un paese, come directory e chi più ne ha più ne metta. Il cms dà il meglio di sé quando la maggior parte delle sue potenzialità vengono sfruttate, quando lo si integra con estensioni per la gestione di forum, social network, annunci… non è un software semplice ed è piuttosto esigente dal punto di vista delle risorse.
Può svolgere il compito di software per la gestione di siti per article marketing? la risposta è sì. La maggior parte dei compiti che abbiamo visto possono essere svolti da joomla in modo nativo e molti altri si possono gestire con l’installazione di alcune estensioni. Giusto per fare un esempio la gestione nativa degli argomenti migliora molto utilizzando l’estensione alphacontent, ma esistono dozzine di validissimi plugin in grado di migliorare sensibilmente il front ent per adattare il cms all’utilizzo come piattaforma per article marketing.
Nonostante questo non mi sento di consigliare joomla per un sito di questo tipo; pur potendolo sostanzialmente adattare allo scopo è stato pensato per un utilizzo molto diverso e molte delle sue vere potenzialità non sarebbero sfruttate e finirebbero per essere una fonte di problemi (bug) e di un inutile consumo delle risorse del vostro server col risultato di ottenere un sito lento oppure di costringervi a pagare un server sovradimensionato rispetto alle reali esigenze del sito. Se conoscete già molto bene joomla allora probabilmente riuscirete ad adattarlo allo scopo, altrimenti una soluzione diversa è una scelta sensata.
Intervista ad Alex Sportelli ideatore di Web Marketing University
20 Maggio 2009 di pieru
Archiviato in Interviste
Ciao Alex, grazie per la tua disponibilità a concederci questa intervista! Che effetto ti fa passare dal ruolo di intervistatore a quello di intervistato?
Sono io a dover ringraziare voi! Mi fa sempre piacere fare due chiacchiere con gli amici. Sinceramente ti dico che dopo tanta vita da forum sono più a mio agio a rispondere alle domande piuttosto che a farle. Quindi il ruolo di intervistato mi calza comodo.
D: Che tipo di formazione hai avuto e che importanza può avere la formazione per chi pensa di fare il tuo stesso lavoro?
La mia formazione è da autodidatta: corsi+internet+tanti libri (mentre scrivo sono in aereoporto e ne ho acquistati un paio… è più forte di me eheh). Chi pensa di fare il nostro lavoro deve essere dotato di passione e solo in questo modo sarà in grado di tracciare il suo “personale percorso formativo”.
D: Secondo te è indispensabile una preparazione tecnica, informatica, per un futuro web marketer?
Un futuro webmarketer deve necessariamente possedere una preparazione tecnica di base.
Non riesco a pensare a qualcuno che si occupa di web marketing senza esser almeno capace di “leggere” il codice. Sul totale delle competenze parliamo di un buon 20/30%… il resto è marketing, comunicazione, psicologia, vendita, progettazione…. P.s. in generale maggiori competenze tecniche non guastano di certo. Ti confesso che tante volte vorrei essere anche un buon programmatore… ma so che se mi dedicassi a questo non riuscirei a fare ciò che mi piace davvero.
D: Ti va di spiegare secondo il tuo punto di vista la differenza tra un comunicato stampa e un articolo per l’article marketing?
A mio parere non hanno nulla a che fare. Parlandoti di me… faccio article marketing quando scrivo su ilgiornale.it, faccio comunicati stampa quando ho da segnalare un evento… la vedo semplice. Non è così?
D: Quale è stata la mossa più azzeccata che hai fatto nella tua vita professionale?
Bè… spero di essere solo agli inizi della mia vita professionale. Tuttavia la cosa più azzeccata che ho fatto fino ad oggi è stato decidere di cambiare atteggiamento, in una sola parola: espormi.
D: Pensi che le figure del SEO e del SEM siano destinate a fondersi in futuro?
Ti confesso che provo una certa antipatia per le sigle di questo tipo. Oggi per me non hanno senso. Un tempo per posizionare un sito (non parlo ovviamente dei casi più impegnativi…) bastava ottimizzarne il codice. Oggi invece ciò che chiamo “ottimizzazione” è solo il primo step di una lunga serie di azioni finalizzate al “posizionamento”. In alcuni casi per posizionare un sito servono pubbliche relazioni ed iniziative offline… quindi la cosa si complica un po’.
Quindi, le due sigle per me non hanno motivo di esistere, anche perchè le prime 2 lettere (Search Engine) hanno perso di valore nel tempo… oggi oltre i motori c’è tanto altro.
D: Web design, SEO, promozione sono tutte facce della stessa medaglia?
Se mi fai vedere la medaglia giuro che te lo dico.
D: Dalla tua esperienza sul giornale.it che tipo di feedback stai ricavando? Mi spiego meglio: do per scontato che in termini di prestigio sia un’esperienza interessantissima ma confrontarti con i lettori di un sito assolutamente generalista invece che con un pubblico di addetti ai lavori cosa comporta? Come cambia la comunicazione (se cambia)?
Inizialmente credevo di aver a che fare con lettori di politica e sport, invece chi commenta gli articoli è molto più preparato di quanto si creda.
Per il resto è solo prestigio e qualche buon link!
D: Oltre naturalmente a webmarketing forum, quali altri siti un giovane che vuole intraprendere la carriera di webmarketer deve assolutamente frequentare?
Tutti i fourm di settore + una gran lista di ottimi blogger… è necessario dotarsi di tempo, pazienza e tanti tanti feed rss.
D: Il futuro del web marketing italiano, secondo te, sarà dominato dalle grandi agenzie oppure ci sarà ancora spazio per i professionisti e i piccoli studi?
Il Web Marketing è un settore ormai vastissimo ed in crescita esponenziale, ci sarà decisamente spazio per tutti… sia per i professionisti sia purtroppo per i ciarlatani.
D: Secondo te il web italiano può essere considerato un “modello in scala” di quello in lingua inglese oppure ha delle sue peculiarità che lo rendono unico?
Non conosco il web inglese se non dalle parole del mio amico Enrico Madrigrano… quindi credo a lui.
D. lavori a webmarketing forum con una passione e una energia ammirevoli, sembri instancabile. La domanda sorge spontanea: perchè lo fai ? Seriamente: da dove ricavi gli stimoli per andare avanti? Qual è il macroprogetto che ci sta alle spalle? Voglia di confronto? Hai sentito la necessità di colmare un vuoto?
Questa è una domanda intima… ma mi piace.
Hai fatto bingo! Le mie armi sono due:
1. Ho sentito la necessità di colmare un MIO vuoto innanzitutto.
2. Da qualche mese sento una gran voglia di dire la mia perchè credo sinceramente di poter dare un importante contributo… ma non mi chiedere cosa… ti parlo di sensazioni, istinto…
Macroprogetti alle spalle? Tutto ciò che c’è dietro è ben evidenziato su web marketing forum. Se invece mi parli di soldi, Web Marketing University è un servizio a pagamento…
Se parliamo di reputazione personale è tutto alla luce del giorno… anzi su google.
Riassumendo, mi sono rotto le scatole di accontentarmi ed ho deciso di fare di più. La potrei chiamare una sfida con me stesso, con un pizzico di pazzia e sano protagonismo!
D: Vuoi raccontarci un po’ i tuoi obiettivi, a breve, medio e lungo termine? Dacci un’anteprima delle tue prossime mosse!
I miei obiettivi non potrebbero essere più semplici. A breve/medio termine web marketing forum diverrà il punto di riferimento in Italia per il “web marketing”. Come posso esserne certo? Semplice, non mi darò pace fino a quando non sarà così.
Questo porterà tutta una serie di ovvi benefici a me ed a chi mi sta vicino.
Grazie Pier e Daniele.
Grazie a te per aver trovato il tempo da dedicarci!
I guru dell’article marketing
Non prendete per oro colato le parole di nessuno, mai. Cominciate con questo stesso articolo, leggetelo, ragionateci su e provate a vedere se avete letto cose che possono avere un senso o meno. Non giudicate un’informazione semplicemente in base al nome dell’autore o al posto in cui viene pubblicata, che sia un sito, una rivista, un libro o un giornale.
Ecco, adesso che ho esposto le conclusioni sono libero di ricominciare
Se state leggendo questo articolo ci sono ottime probabilità che siate alla ricerca di informazioni, forse vi state avvicinando al mondo del web marketing e a quello dell’article marketing in particolare; magari siete in una fase in cui molte idee sono ancora confuse e avete “bisogno” di certezze per mettere a fuoco una strategia di marketing. Se state cercando la ricetta per la perfetta strategia di marketing, allora state frequentando forum e blog: siete quindi bombardati di informazioni e avete imparato a riconoscere i personaggi di spessore. Il mio consiglio è di mettere sempre in discussione quello che state leggendo, ragionare, sperimentare e arrivare quindi ad assimilare i concetti, senza prenderli per oro colato; leggete i post dei cosiddetti niubbi con la stessa attenzione che dedicate a quelli dei guru perchè c’è sempre da imparare.

Prendiamo per esempio l’article marketing: troverete centinaia di articoli pronti a spiegarvi per filo e per segno come scrivere l’articolo perfetto e più efficace, leggete tutti questi articoli ma poi provate a fare di testa vostra misurando i risultati che ottenete. Non sto dicendo che bisogna continuamente riscoprire l’acqua calda e non voglio provare a negare il fatto che il web è una fonte sterminata di risorse, molte delle quali utili e ben fatte, voglio solo invitarvi a leggere inserendo mentalmente numerosi “secondo me” nel corso della lettura, come se l’autore non fosse sicuro al 100% di quello che scrive ma stesse semplicemente esponendo una sua tesi.
Molte delle risorse che trovate sono infatti in lingua inglese (o tradotte dall’inglese); l’article marketing in Italia è diverso, per il semplice fatto che si muove con numeri completamente diversi. Provate a cercare siti del settore in lingua italiana e poi fate la stessa ricerca in inglese: le differenze sono enormi per cui un concetto perfettamente valido per una lingua può non avere lo stesso valore nell’altra. Se leggete un articolo che vi spiega come scrivere un articolo perfetto, indipendentemente da chi l’ha scritto e da dove è stato pubblicato consideratelo come un punto di partenza e non di arrivo, sperimentate delle varianti, mettetele in opera e tenete conto dei diversi risultati ottenuti, solo così avrete la certezza aver sfruttato al meglio questa risorsa, senza lasciare niente al caso ma sopratutto avrete imparate moltissimo e scoprirete in breve tempo di essere voi i veri guru dell’article marketing.
Intervista a Chiara Bardini, consulente per la promozione online
5 Aprile 2009 di pieru
Archiviato in Interviste
Ciao Chiara, giusto per elencare alcune delle tue attività ti occupi di comunicati stampa, sei admin del forum tutti per uno, gestisci un ecommerce, svariati blog, fai da consulente per la promozione online … ho dimenticato qualcosa? Grazie per aver trovato il tempo di rispondere alle nostre domande!
R: Grazie a voi per questa intervista, mi fa piacere rispondere a qualche domanda sul mondo dell’article marketing e della comunicazione.
D: Lavori tra tecnologia e creatività, per citare un tuo slogan. Ti va di spiegarci meglio questi concetti?
R: Tecnologia e Creatività sono le parole che compongono lo slogan di Digitalinnovation e che contraddistinguono l’anima profonda del gruppo di professionisti con cui lavoro. Per noi questi termini coniugano il concetto di tecnologia, intesa in senso ampio come mezzo di comunicazione, al concetto di inventiva, creatività, capacità di distinguersi dagli altri. Significa trovare ogni giorno un modo nuovo ed originale per comunicare un messaggio attraverso tutti gli strumenti che il Web ci mette a disposizione, reinventandolo per poter emergere.
D: Che tipo di formazione hai avuto e che importanza può avere la formazione per chi pensa di fare il tuo stesso lavoro?
R: La mia formazione è un mix di diverse discipline, che integrandosi tra loro mi hanno fornito la giusta apertura mentale per poter affrontare questo lavoro, con tutte le difficoltà che comporta. Formazione scientifica prima, giuridica dopo ed infine più mirata al settore del marketing e della comunicazione. Da tutto ho imparato qualcosa: quella scientifica e giuridica mi hanno trasmesso molta razionalità e capacità di analisi, oltre ad una spiccata propensione all’utilizzo preciso del linguaggio, durante gli esami all’università ogni parola veniva soppesata nelle sue sfumature di significato ed era vietatissimo utilizzare termini non pertinenti. I corsi e tutti i successivi approfondimenti di marketing e comunicazione invece mi hanno fornito tanti insegnamenti specifici e pratici per la mia professione, andando ad integrare e ad approfondire le mie conoscenze.
Devo però ammettere che alla base di tutto vi è da sempre un grande amore per la lettura e la scrittura, che coltivo fin da quando ero bimba, e che mi han sempre fatto amare la capacità dei grandi scrittori di saper comunicare, emozionare e trasferire messaggi attraverso l’arte indiscussa della parola, che si plasma e prende forma sotto la loro abile penna (o abile tastiera, per essere meno romantici e più al passo coi tempi).
D: C’è chi dice che una campagna di article marketing è molto costosa in rapporto ad altre forme di promozione, secondo te è vero?
R: Sinceramente io non me la sento di fare paragoni, perché gli elementi da valutare sono talmente numerosi da non consentire una comparazione simile.
Partiamo da un presupposto: non esiste una campagna più o meno costosa di un’altra in termini assoluti, ma tutto va sempre rapportato ai risultati che si ottengono: si deve quindi badare al rapporto costi/benefici, piuttosto che al solo fattore del costo.
Io credo che tanto dipenda dalla padronanza che si ha della materia di cui si deve scrivere, tanto dipenda dalla facilità di scrittura che si possiede, tanto infine dipenda dalla passione per un dato argomento. Già questi elementi possono farci impiegare pochissimo o moltissimo tempo nella stesura di un articolo e possono risultare determinanti nella capacità di far passare un determinato messaggio ed essere quindi efficaci.
Altro elemento da tenere in forte considerazione è l’effettiva utilità di un testo di article marketing per un dato prodotto: non tutto è adatto per essere promosso attraverso questo mezzo e utilizzarlo forzatamente si rivelerebbe uno spreco di risorse.
D: Pensi che l’Article Marketing sia una forma di promozione adatta a tutte le realtà del web oppure alcune possono trarne benifici maggiori di altre?
R: Dal mio punto di vista per alcune categorie di prodotti è un tipo di promozione pressochè inutile, poiché queste possiedono pochi concetti da approfondire e quindi il rapporto costi/benefici potrebbe risultare pessimo, mentre in altri casi l’article marketing si rivela essere un mezzo decisamente importante per sensibilizzare gli utenti su alcune tematiche fondamentali che stanno alla base di un determinato prodotto.
Con Digitalinnovation ho assunto da poco l’incarico di responsabile per la promozione di un importantissimo marchio italiano di cosmetici, integratori e prodotti per il benessere, tutti a base di sostanze naturali. Questo è il tipico caso in cui risulta evidente l’importanza di un’azione di comunicazione volta ad approfondire e spiegare determinate tematiche che sono strettamente correlate al settore e che possono aiutare a meglio comprendere l’importanza e l’efficacia dei prodotti di questa azienda. I benefici dell’article marketing in questo caso saranno evidenti, preparatevi quindi a pubblicare diversi miei interventi nel campo del benessere naturale, settore che oltretutto amo, per cui sarà per me un piacere potervene parlare.
D: Ti va di spiegare la differenza tra un comunicato stampa e un articolo per l’article marketing?
R: Di differenze ce ne sono tante, anche se spesso non sono così chiare ed evidenti a tutti. Il comunicato stampa è un mezzo per diffondere una notizia, deve avere un taglio formale ed avere il numero di informazioni essenziali affinchè si riesca a coglierne – senza esaurirlo – il tema centrale, senza perdersi in inutili dettagli e senza lasciarsi andare a infiniti rivoli di espressioni ridondanti, eccessive, evidentemente autopromozionali.
Deve avere uno stile sobrio ed immediato e rimandare alla notizia ufficiale, dove si troveranno tutti gli approfondimenti del caso.
I destinatari di questi comunicati sono solitamente giornalisti (intesi anche come blogger o come gestori di siti o portali web), che potrebbero avere interesse nell’approfondire l’argomento oggetto del comunicato stampa. Questo va diffuso a più siti sempre con la medesima forma, senza alterarlo nel titolo o nel testo.
L’article marketing invece si differenzia molto per forma e contenuti, oltre che per scopi e metodo di divulgazione.
La forma non deve essere autopromozionale, poiché si tratta di un testo utilizzato per sensibilizzare le persone riguardo a determinate tematiche o per approfondire alcuni aspetti legati alla sfera di pertinenza dell’azienda. Non ha lo scopo di essere letto da giornalisti, ma punta direttamente ai destinatari finali del messaggio, ed ha il pregio di essere ripubblicabile su altri siti (mantenendo ovviamente inalterato il testo, i link ed i riferimenti in esso contenuti). Questa possibilità può potenzialmente moltiplicare la diffusione del messaggio, andando a raggiungere utenti molto in target con il testo prodotto.
D: Sempre più spesso si dice che la promozione offline può avere effetti sul posizionamento di un sito. Secondo te quanto c’è di vero? In una campagna di promozione ideale per esempio per la promozione di un evento che percentuale del budget investire nell’offline e quanto nell’online?
R: Verissimo, la promozione offline ha sicuramente effetti sul posizionamento. Proviamo a pensare solamente ai tanti siti che potrebbero parlare spontaneamente di noi, mettendo un link al nostro.
Per quanto riguarda nello specifico la promozione di un evento non c’è a mio avviso una risposta ben definita che ti posso dare, poiché anche in questo caso le variabili sono molte, e semplificarle significherebbe commettere un errore.
Se si trattasse di un evento di portata locale in linea di massima potrei pensare ad un’alta percentuale di promozione offline, anche il 60% del budget, mentre se si trattasse di un evento di livello nazionale impiegherei la maggior parte del budget online.
Dipende comunque sempre anche dal tipo di evento: in un settore di nicchia, pur se organizzato su livello nazionale l’investimento promozionale offline potrebbe avere molta importanza, perché sarebbe relativamente facile andare a raggiungere persone interessate anche grazie alle riviste specializzate che trattano determinati argomenti, piuttosto che attraverso programmi televisi o radiofonici di settore o ancora tramite la presenza all’interno di fiere e mostre dedicate all’argomento. Più invece il settore dell’evento si fa vasto e generalista e più gli investimenti offline rischiano di essere una goccia dispersa nel mare, che conta poco o nulla.
D: Pensi che le figure del SEO e del SEM siano destinate a fondersi in futuro?
R: Si, credo che sia la strada inevitabile per queste figure. Magari qualche professionista rimarrà più legato all’una piuttosto che all’altra, ma senza una preparazione più ampia non potrà puntare a mettere in atto una solida strategia di visibilità in rete.
D: Web design, SEO, promozione… sono tutte facce della stessa medaglia?
R: Sono tutte attività che devono crescere insieme e svilupparsi in maniera armonica nell’ambito di un medesimo progetto. Troppe volte ho visto professionisti andare avanti per la loro strada, noncuranti del lavoro dei colleghi, senza la capacità di portare avanti un progetto di visibilità condiviso che parta dalla struttura del sito, che si sviluppi con le buone pratiche di posizionamento e che culmini in un’ottima campagna di comunicazione e promozione.
La sinergia tra questi ruoli non crea un risultato uguale alla somma dei singoli valori, ma ne crea uno totalmente nuovo che è molto più efficace.
D: Raccontaci di un progetto, un sito, un prodotto o una campagna che ti ha dato particolarmente soddisfazione e di cui ti ricordi con piacere.
R: Ti posso parlare di un progetto che sta per iniziare, riguardante la promozione di un marchio di prodotti naturali: Bioearth. Al di là del fatto che è un settore che mi appassiona molto a livello personale, è anche il tipico esempio di media azienda italiana con moltissime potenzialità e innumerevoli messaggi da comunicare, ancora attualmente inespressi. Bioearth rappresenta per me una grande sfida di comunicazione, poiché il Web può realmente fare la differenza, consentendo a questo marchio di far conoscere i valori che stanno alla base dei suoi prodotti e garantendogli la visibilità che merita, grazie a diversi mezzi, in primis l’article marketing.
Sono fortemente convinta che azioni di divulgazione e approfondimento avranno ripercussioni molto positive, perché la bontà del prodotto avrà finalmente la giusta visibilità.
D: Vuoi raccontarci un po’ i tuoi obiettivi, a breve, medio e lungo termine?
R: Obiettivi? Ce ne sono davvero tanti. Vorrei portare ad alti livelli alcuni progetti già iniziati come Strillovolante, il sito di Comunicati Stampa che gestisco con Alessandro Viani, ma anche il nostro sito dedicato alle idee regalo. Abbiamo poi in cantiere almeno un altro paio di progetti molto ambiziosi, che potrebbero consentirci di emergere con idee nuove e tutt’ora inesplorate, ma su questo consentimi di mantenere ancora un po’ di riserbo.
Grazie mille
Grazie a voi, ci si rivede al prossimo articolo.
article-marketing.eu
29 Marzo 2009 di pieru
Archiviato in Recensioni
Al momento in cui scrivo article-marketing.eu è primo nella serp di google per "article marketing" e la quantità di contenuti è all’altezza di questo prestigioso risultato.
Gli articoli sono classificati secondo 12 categorie principali e molte altre sotto-categorie, la catalogazione capillare aiuta sicuramente a trovare i contenuti più adatti per la ripubblicazione.
Il titolo del sito è Articoli, recensioni e comunicati stampa, controllando le linee guida del sito è effettivamente possibile inviare indifferentemente articoli o comunicati stampa; viene però richiesto di inserire contenuti unici e questo concetto contraddice un po’ la definizione di comunicato stampa.
La registrazione è semplice e immediata; la pagina per l’inserimento non prevede un editor visuale ma una semplice casella di testo. Nel testo dell’articolo è possibile inserire un unico link, così come nella firma. Correttamente, per evitare spam e mantenere alto il livello qualitativo dei contenuti, ogni articolo inviato deve essere approvato dalla redazione del sito.
Come di consueto le linee guida per la ripubblicazione richiedono un link alla fonte; viene richiesto il rispetto della licenza Creative Commons Attribuzione – Non opere derivate 2.5.
Intervista a Lara Malerba, caporedattore per ZeroDelta
16 Marzo 2009 di pieru
Archiviato in Interviste
Ciao Lara. Ormai da 10 anni ti occupi di contenuti, in particolare di contenuti per il web. Lavori per ZeroDelta ma i tuoi contenuti finiscono anche su kataweb, repubblica, eccetera.
D: Cosa ti piace del tuo lavoro? Se ancora ti piace…
R: Certo che mi piace ancora… e non lo dico perchè il mio capo leggerà l’intervista… trovo interessante conoscere ciò che accade nel mondo dell’arte, della musica e del teatro nel nostro paese o anche ciò che non accade, mi riferisco a delle zone d’Italia che sembrano sonnecchiare in un perenne letargo per quello che riguarda gli eventi che cerco. Un’ altra cosa che mi piace, anche se ritengo sia molto più soggettiva, è il gusto della ricerca e del ritrovamento, forse si tratta di un retaggio ancestrale della donna preistorica che raccoglieva bacche nelle foreste… ho sentito dire che è lo stesso meccanismo che spinge noi donne ad accapigliarci davanti ai “cestoni” dei mercati… beh, almeno io in questo caso non spendo!
D: Cosa invece NON ti piace?
R: La costante sensazione di “mancare” qualche evento importante e di non riuscire a pubblicare più notizie. Un’altra cosuccia che mi fa un po’ saltare i nervi è verificare che, anche su comunicati stampa dalla foggia molto “chic”, mancano informazioni fondamentali (es: gli orari di apertura di una mostra e/o un numero telefonico per le informazioni).
D: Cosa ne pensi dei blog? Ritieni che possano sostituire i siti di informazione tradizionali?
R: No, non credo. Ora come ora la maggior parte ha un taglio “amatoriale” e di conseguenza non si può neppure pretendere che siano del tutto esaustivi. Tutto dipende da chi ci sta dietro e da come lo gestisce… alcuni blog hanno acquisito autorevolezza nel corso degli anni, ma se la sono dovuta sudare! Esistono poi fenomeni che ritengo passeggeri o quantomeno sovradimensionati come Facebook che, secondo me, deve gran parte della sua attuale popolarità all’eco mediatica ricevuta, particolarmente in Italia, ma come strumento di marketing deve ancora dimostrare di avere un futuro.
D: Sii sincera: leggi il giornale di carta o preferisci l’edizione web?
R: Preferisco la vecchia carta, il fruscio e l’odore di inchiostro. Devo anche ammettere che uso così tanto il PC per lavoro che nel tempo libero a casa non mi viene nessuna voglia di accenderlo!
D: Per lavoro consulti moltissimo internet e vai a caccia di informazioni anche su siti dall’aspetto amatoriale. Come giudichi a prima vista la validità di un contenuto?
R: Non è difficile… basta valutarne l’aggiornamento, l’impaginazione e la completezza delle informazioni, al di là dei paroloni usati. Non nascondo che spesso, soprattutto leggendo le recensioni dei critici d’arte mi lampeggia un enorme punto di domanda in testa, sarà anche colpa mia…
D: Cosa è cambiato e cosa sta cambiando nel rapporto tra internet e gli italiani in questi anni? Che cambiamenti hai notato anche nello svolgimento del tuo lavoro?
R: Nel complesso i cambiamenti sono positivi: le informazioni sono cresciute sia in termini di quantità che di qualità, anche se troppe persone sono convinte di trovare in internet tutte le risposte e soprattutto tutte le risposte esatte. Non è così, ma, lavorandoci, tendo ad essere piuttosto indulgente con i “content provider”, so che non è facile.
D: Secondo te è vero che internet è uno dei pochi ambienti in cui, lavorativamente parlando, uomini e donne sono sullo stesso piano, senza particolari vantaggi o svantaggi?
R: Sì, io non vedo grosse differenze, dovreste provare a chiederlo a un uomo…
D: Che importanza hanno, secondo te, i motori di ricerca per il web italiano e quanta ne avranno in futuro?
R: I motori di ricerca sono fondamentali e credo che non potranno che acquistare sempre maggiore peso… anche se io ne uso uno solo..!
D: Quanto pensi ai motori di ricerca quando scrivi un testo?
R: Credo troppo poco, sono un’ingenua nata, ma c’è chi mi riporta sulla retta via!
D: Parte del tuo lavoro consiste nel gestire il cosiddetto “user generated content” ovvero il feedback degli utenti. La consideri come un’esperienza gratificante oppure una noia? A grandi linee che percentuale dei messaggi che ricevi ritieni siano pertinenti e interessanti?
R: Tutti per un aspetto o per l’altro. Ammetto che molti mi fanno divertire, come le richieste assurde o quelle molto “naif”, altri mi fanno arrabbiare, come quelli di coloro che si mostrano scocciati od offesi perché non sono stati presi in considerazione (com’è possibile che il mio magnifico ristorante nei dintorni della frazione del comune di Pincopallo non compaia sul vostro sito? Mettetelo subito!).
D: Comunicati stampa e article marketing. Che importanza hanno e che importanza avranno secondo te in futuro?
R: Mi ripeto: in internet serve qualità e precisione, almeno da parte di chi ci lavora. A volte mi arrivano dei comunicati stampa che mi fanno pensare: “Ma questi si fanno pagare per questo?”. La professionalità e la qualità avranno sempre maggiore importanza; essendo i comunicati stampa e l’article marketing teoricamente alla portata di tutti, questo conduce in molti casi ad un abbassamento della qualità. Io credo che nel lungo periodo ci sarà una fisiologica scrematura che premierà chi è in grado di utilizzare al meglio questi "nuovi" strumenti.
D: Approssimativamente possiamo dire che il tuo lavoro ruota attorno al turismo. Credi che il web in Italia sia usato adeguatamente per promuovere il nostro paese?
R: Chiedete all’oste se il suo vino è buono? Noi facciamo del nostro meglio, altri anche, molti assolutamente no! Anche se trovo che negli ultimi due-tre anni le cose siano migliorate.