I guru dell’article marketing
Non prendete per oro colato le parole di nessuno, mai. Cominciate con questo stesso articolo, leggetelo, ragionateci su e provate a vedere se avete letto cose che possono avere un senso o meno. Non giudicate un’informazione semplicemente in base al nome dell’autore o al posto in cui viene pubblicata, che sia un sito, una rivista, un libro o un giornale.
Ecco, adesso che ho esposto le conclusioni sono libero di ricominciare
Se state leggendo questo articolo ci sono ottime probabilità che siate alla ricerca di informazioni, forse vi state avvicinando al mondo del web marketing e a quello dell’article marketing in particolare; magari siete in una fase in cui molte idee sono ancora confuse e avete “bisogno” di certezze per mettere a fuoco una strategia di marketing. Se state cercando la ricetta per la perfetta strategia di marketing, allora state frequentando forum e blog: siete quindi bombardati di informazioni e avete imparato a riconoscere i personaggi di spessore. Il mio consiglio è di mettere sempre in discussione quello che state leggendo, ragionare, sperimentare e arrivare quindi ad assimilare i concetti, senza prenderli per oro colato; leggete i post dei cosiddetti niubbi con la stessa attenzione che dedicate a quelli dei guru perchè c’è sempre da imparare.

Prendiamo per esempio l’article marketing: troverete centinaia di articoli pronti a spiegarvi per filo e per segno come scrivere l’articolo perfetto e più efficace, leggete tutti questi articoli ma poi provate a fare di testa vostra misurando i risultati che ottenete. Non sto dicendo che bisogna continuamente riscoprire l’acqua calda e non voglio provare a negare il fatto che il web è una fonte sterminata di risorse, molte delle quali utili e ben fatte, voglio solo invitarvi a leggere inserendo mentalmente numerosi “secondo me” nel corso della lettura, come se l’autore non fosse sicuro al 100% di quello che scrive ma stesse semplicemente esponendo una sua tesi.
Molte delle risorse che trovate sono infatti in lingua inglese (o tradotte dall’inglese); l’article marketing in Italia è diverso, per il semplice fatto che si muove con numeri completamente diversi. Provate a cercare siti del settore in lingua italiana e poi fate la stessa ricerca in inglese: le differenze sono enormi per cui un concetto perfettamente valido per una lingua può non avere lo stesso valore nell’altra. Se leggete un articolo che vi spiega come scrivere un articolo perfetto, indipendentemente da chi l’ha scritto e da dove è stato pubblicato consideratelo come un punto di partenza e non di arrivo, sperimentate delle varianti, mettetele in opera e tenete conto dei diversi risultati ottenuti, solo così avrete la certezza aver sfruttato al meglio questa risorsa, senza lasciare niente al caso ma sopratutto avrete imparate moltissimo e scoprirete in breve tempo di essere voi i veri guru dell’article marketing.
L’article marketing secondo Yahoo
16 Aprile 2009 di Daniele Imperi
Archiviato in Miscellanea
Oggi, controllando su Yahoo il posizionamento della nostra directory ho visto che non solo siamo ancora primi con la chiave “article marketing”, ma che abbiamo anche conquistato il secondo posto col nostro blog!
Ecco la serp di yahoo:
Controllando bene questa chiave sia con google che con yahoo, yahoo sembra da subito essere un motore più semantico, e non lo dico solo perché stiamo primeggiando con questa chiave. 🙂
Rileggere un articolo a freddo prima di pubblicarlo
12 Aprile 2009 di Daniele Imperi
Archiviato in Istruzioni per l'uso, Vignette
Spesso un articolista ha fretta di veder pubblicato il proprio articolo. Scrive di getto ed invia il suo testo alla directory di article marketing. Questo è sbagliato e per varie ragioni.
Appena scritto, appena riversati su un computer i propri pensieri, appena sviluppato il nostro articolo, non siamo, in un certo senso, “lucidi”. La scrittura richiede uno sforzo mentale, un dispendio di energie. La mente ha quindi bisogno del giusto riposo, di staccare. E di tornare poi sul lavoro prodotto.
La rilettura di un articolo a freddo è importante. Lasciar passare anche due tre giorni, prima di rileggerlo, ci permette di esaminare il nostro testo con maggior spirito critico, con più distacco.

A quali inconvenienti potrà andare incontro un articolista che non rilegge a freddo i propri articoli?
- Errori: il testo potrà presentare una serie di errori che, “a caldo”, erano sfuggiti. Errori grammaticali, sviste, refusi. Rileggendo con attenzione il proprio articolo questi errori possono emergere ed essere corretti.
- Passi oscuri: il testo è scorrevole? E’ comprensibile? O presenta dei passi poco chiari? Quando si scrive di getto inizialmente si pensa a “fermare” su carta le proprie idee. Non è quindi difficile scrivere passi che, ad un’attenta rilettura, si rivelano oscuri e necessitano di una revisione.
- Link non funzionanti: avete provato a cliccare sui link inseriti? Magari la fretta vi ha giocato uno scherzo e uno o più link inseriti non funzionano. Questo vi farà perdere, ovviamente, traffico verso il vostro sito.
La fretta è nemica della scrittura. Un articolo di article marketing rappresenta la vostra immagine, rappresenta voi stessi. Deve quindi essere presentato nel migliore dei modi. Rileggete, quindi, sempre a freddo il vostro articolo, prima di pubblicarlo. Soltanto quando siete sicuri della sua forma, della sua scorrevolezza, della sua chiarezza, allora inviatelo pure alla vostra directory di articole marketing preferita.
Intervista a Chiara Bardini, consulente per la promozione online
5 Aprile 2009 di pieru
Archiviato in Interviste
Ciao Chiara, giusto per elencare alcune delle tue attività ti occupi di comunicati stampa, sei admin del forum tutti per uno, gestisci un ecommerce, svariati blog, fai da consulente per la promozione online … ho dimenticato qualcosa? Grazie per aver trovato il tempo di rispondere alle nostre domande!
R: Grazie a voi per questa intervista, mi fa piacere rispondere a qualche domanda sul mondo dell’article marketing e della comunicazione.
D: Lavori tra tecnologia e creatività, per citare un tuo slogan. Ti va di spiegarci meglio questi concetti?
R: Tecnologia e Creatività sono le parole che compongono lo slogan di Digitalinnovation e che contraddistinguono l’anima profonda del gruppo di professionisti con cui lavoro. Per noi questi termini coniugano il concetto di tecnologia, intesa in senso ampio come mezzo di comunicazione, al concetto di inventiva, creatività, capacità di distinguersi dagli altri. Significa trovare ogni giorno un modo nuovo ed originale per comunicare un messaggio attraverso tutti gli strumenti che il Web ci mette a disposizione, reinventandolo per poter emergere.
D: Che tipo di formazione hai avuto e che importanza può avere la formazione per chi pensa di fare il tuo stesso lavoro?
R: La mia formazione è un mix di diverse discipline, che integrandosi tra loro mi hanno fornito la giusta apertura mentale per poter affrontare questo lavoro, con tutte le difficoltà che comporta. Formazione scientifica prima, giuridica dopo ed infine più mirata al settore del marketing e della comunicazione. Da tutto ho imparato qualcosa: quella scientifica e giuridica mi hanno trasmesso molta razionalità e capacità di analisi, oltre ad una spiccata propensione all’utilizzo preciso del linguaggio, durante gli esami all’università ogni parola veniva soppesata nelle sue sfumature di significato ed era vietatissimo utilizzare termini non pertinenti. I corsi e tutti i successivi approfondimenti di marketing e comunicazione invece mi hanno fornito tanti insegnamenti specifici e pratici per la mia professione, andando ad integrare e ad approfondire le mie conoscenze.
Devo però ammettere che alla base di tutto vi è da sempre un grande amore per la lettura e la scrittura, che coltivo fin da quando ero bimba, e che mi han sempre fatto amare la capacità dei grandi scrittori di saper comunicare, emozionare e trasferire messaggi attraverso l’arte indiscussa della parola, che si plasma e prende forma sotto la loro abile penna (o abile tastiera, per essere meno romantici e più al passo coi tempi).
D: C’è chi dice che una campagna di article marketing è molto costosa in rapporto ad altre forme di promozione, secondo te è vero?
R: Sinceramente io non me la sento di fare paragoni, perché gli elementi da valutare sono talmente numerosi da non consentire una comparazione simile.
Partiamo da un presupposto: non esiste una campagna più o meno costosa di un’altra in termini assoluti, ma tutto va sempre rapportato ai risultati che si ottengono: si deve quindi badare al rapporto costi/benefici, piuttosto che al solo fattore del costo.
Io credo che tanto dipenda dalla padronanza che si ha della materia di cui si deve scrivere, tanto dipenda dalla facilità di scrittura che si possiede, tanto infine dipenda dalla passione per un dato argomento. Già questi elementi possono farci impiegare pochissimo o moltissimo tempo nella stesura di un articolo e possono risultare determinanti nella capacità di far passare un determinato messaggio ed essere quindi efficaci.
Altro elemento da tenere in forte considerazione è l’effettiva utilità di un testo di article marketing per un dato prodotto: non tutto è adatto per essere promosso attraverso questo mezzo e utilizzarlo forzatamente si rivelerebbe uno spreco di risorse.
D: Pensi che l’Article Marketing sia una forma di promozione adatta a tutte le realtà del web oppure alcune possono trarne benifici maggiori di altre?
R: Dal mio punto di vista per alcune categorie di prodotti è un tipo di promozione pressochè inutile, poiché queste possiedono pochi concetti da approfondire e quindi il rapporto costi/benefici potrebbe risultare pessimo, mentre in altri casi l’article marketing si rivela essere un mezzo decisamente importante per sensibilizzare gli utenti su alcune tematiche fondamentali che stanno alla base di un determinato prodotto.
Con Digitalinnovation ho assunto da poco l’incarico di responsabile per la promozione di un importantissimo marchio italiano di cosmetici, integratori e prodotti per il benessere, tutti a base di sostanze naturali. Questo è il tipico caso in cui risulta evidente l’importanza di un’azione di comunicazione volta ad approfondire e spiegare determinate tematiche che sono strettamente correlate al settore e che possono aiutare a meglio comprendere l’importanza e l’efficacia dei prodotti di questa azienda. I benefici dell’article marketing in questo caso saranno evidenti, preparatevi quindi a pubblicare diversi miei interventi nel campo del benessere naturale, settore che oltretutto amo, per cui sarà per me un piacere potervene parlare.
D: Ti va di spiegare la differenza tra un comunicato stampa e un articolo per l’article marketing?
R: Di differenze ce ne sono tante, anche se spesso non sono così chiare ed evidenti a tutti. Il comunicato stampa è un mezzo per diffondere una notizia, deve avere un taglio formale ed avere il numero di informazioni essenziali affinchè si riesca a coglierne – senza esaurirlo – il tema centrale, senza perdersi in inutili dettagli e senza lasciarsi andare a infiniti rivoli di espressioni ridondanti, eccessive, evidentemente autopromozionali.
Deve avere uno stile sobrio ed immediato e rimandare alla notizia ufficiale, dove si troveranno tutti gli approfondimenti del caso.
I destinatari di questi comunicati sono solitamente giornalisti (intesi anche come blogger o come gestori di siti o portali web), che potrebbero avere interesse nell’approfondire l’argomento oggetto del comunicato stampa. Questo va diffuso a più siti sempre con la medesima forma, senza alterarlo nel titolo o nel testo.
L’article marketing invece si differenzia molto per forma e contenuti, oltre che per scopi e metodo di divulgazione.
La forma non deve essere autopromozionale, poiché si tratta di un testo utilizzato per sensibilizzare le persone riguardo a determinate tematiche o per approfondire alcuni aspetti legati alla sfera di pertinenza dell’azienda. Non ha lo scopo di essere letto da giornalisti, ma punta direttamente ai destinatari finali del messaggio, ed ha il pregio di essere ripubblicabile su altri siti (mantenendo ovviamente inalterato il testo, i link ed i riferimenti in esso contenuti). Questa possibilità può potenzialmente moltiplicare la diffusione del messaggio, andando a raggiungere utenti molto in target con il testo prodotto.
D: Sempre più spesso si dice che la promozione offline può avere effetti sul posizionamento di un sito. Secondo te quanto c’è di vero? In una campagna di promozione ideale per esempio per la promozione di un evento che percentuale del budget investire nell’offline e quanto nell’online?
R: Verissimo, la promozione offline ha sicuramente effetti sul posizionamento. Proviamo a pensare solamente ai tanti siti che potrebbero parlare spontaneamente di noi, mettendo un link al nostro.
Per quanto riguarda nello specifico la promozione di un evento non c’è a mio avviso una risposta ben definita che ti posso dare, poiché anche in questo caso le variabili sono molte, e semplificarle significherebbe commettere un errore.
Se si trattasse di un evento di portata locale in linea di massima potrei pensare ad un’alta percentuale di promozione offline, anche il 60% del budget, mentre se si trattasse di un evento di livello nazionale impiegherei la maggior parte del budget online.
Dipende comunque sempre anche dal tipo di evento: in un settore di nicchia, pur se organizzato su livello nazionale l’investimento promozionale offline potrebbe avere molta importanza, perché sarebbe relativamente facile andare a raggiungere persone interessate anche grazie alle riviste specializzate che trattano determinati argomenti, piuttosto che attraverso programmi televisi o radiofonici di settore o ancora tramite la presenza all’interno di fiere e mostre dedicate all’argomento. Più invece il settore dell’evento si fa vasto e generalista e più gli investimenti offline rischiano di essere una goccia dispersa nel mare, che conta poco o nulla.
D: Pensi che le figure del SEO e del SEM siano destinate a fondersi in futuro?
R: Si, credo che sia la strada inevitabile per queste figure. Magari qualche professionista rimarrà più legato all’una piuttosto che all’altra, ma senza una preparazione più ampia non potrà puntare a mettere in atto una solida strategia di visibilità in rete.
D: Web design, SEO, promozione… sono tutte facce della stessa medaglia?
R: Sono tutte attività che devono crescere insieme e svilupparsi in maniera armonica nell’ambito di un medesimo progetto. Troppe volte ho visto professionisti andare avanti per la loro strada, noncuranti del lavoro dei colleghi, senza la capacità di portare avanti un progetto di visibilità condiviso che parta dalla struttura del sito, che si sviluppi con le buone pratiche di posizionamento e che culmini in un’ottima campagna di comunicazione e promozione.
La sinergia tra questi ruoli non crea un risultato uguale alla somma dei singoli valori, ma ne crea uno totalmente nuovo che è molto più efficace.
D: Raccontaci di un progetto, un sito, un prodotto o una campagna che ti ha dato particolarmente soddisfazione e di cui ti ricordi con piacere.
R: Ti posso parlare di un progetto che sta per iniziare, riguardante la promozione di un marchio di prodotti naturali: Bioearth. Al di là del fatto che è un settore che mi appassiona molto a livello personale, è anche il tipico esempio di media azienda italiana con moltissime potenzialità e innumerevoli messaggi da comunicare, ancora attualmente inespressi. Bioearth rappresenta per me una grande sfida di comunicazione, poiché il Web può realmente fare la differenza, consentendo a questo marchio di far conoscere i valori che stanno alla base dei suoi prodotti e garantendogli la visibilità che merita, grazie a diversi mezzi, in primis l’article marketing.
Sono fortemente convinta che azioni di divulgazione e approfondimento avranno ripercussioni molto positive, perché la bontà del prodotto avrà finalmente la giusta visibilità.
D: Vuoi raccontarci un po’ i tuoi obiettivi, a breve, medio e lungo termine?
R: Obiettivi? Ce ne sono davvero tanti. Vorrei portare ad alti livelli alcuni progetti già iniziati come Strillovolante, il sito di Comunicati Stampa che gestisco con Alessandro Viani, ma anche il nostro sito dedicato alle idee regalo. Abbiamo poi in cantiere almeno un altro paio di progetti molto ambiziosi, che potrebbero consentirci di emergere con idee nuove e tutt’ora inesplorate, ma su questo consentimi di mantenere ancora un po’ di riserbo.
Grazie mille
Grazie a voi, ci si rivede al prossimo articolo.
article-marketing.eu
29 Marzo 2009 di pieru
Archiviato in Recensioni
Al momento in cui scrivo article-marketing.eu è primo nella serp di google per "article marketing" e la quantità di contenuti è all’altezza di questo prestigioso risultato.
Gli articoli sono classificati secondo 12 categorie principali e molte altre sotto-categorie, la catalogazione capillare aiuta sicuramente a trovare i contenuti più adatti per la ripubblicazione.
Il titolo del sito è Articoli, recensioni e comunicati stampa, controllando le linee guida del sito è effettivamente possibile inviare indifferentemente articoli o comunicati stampa; viene però richiesto di inserire contenuti unici e questo concetto contraddice un po’ la definizione di comunicato stampa.
La registrazione è semplice e immediata; la pagina per l’inserimento non prevede un editor visuale ma una semplice casella di testo. Nel testo dell’articolo è possibile inserire un unico link, così come nella firma. Correttamente, per evitare spam e mantenere alto il livello qualitativo dei contenuti, ogni articolo inviato deve essere approvato dalla redazione del sito.
Come di consueto le linee guida per la ripubblicazione richiedono un link alla fonte; viene richiesto il rispetto della licenza Creative Commons Attribuzione – Non opere derivate 2.5.
Regolamento profilo autore
27 Marzo 2009 di Daniele Imperi
Archiviato in News
Una piccola modifica al regolamento per gli autori, nella directory di article marketing, è stata effettuata in questi giorni.
La regola prevede ora, per la pagina dedicata al Profilo Autore, un massimo di 4 link promozionali. I link sono in questo modo ripartiti: all’interno della pagina "il mio account" può essere inserito un link alla voce "Sito web", più un massimo di 3 link totali per le sezioni Biografia e Firma.
Finora nessun autore ha più di 4 link nella propria pagina e ci è sembrato giusto introdurre questa regola per evitare, in futuro, che qualcuno approfitti di quella pagina per inserire decine e decine di link.
La regola si trova al punto 9 delle regole per l’invio degli articoli.
200 articoli!
23 Marzo 2009 di Daniele Imperi
Archiviato in article-marketing.it
La nostra directory di article marketing ha raggiunto e superato i 200 articoli pubblicati!
Lo consideriamo un ottimo traguardo, frutto di un’attenta selezione dei testi inviati e di un lavoro che va avanti ormai da un anno. Decine di autori hanno scelto i nostri servizi ed hanno pubblicato i loro articoli e continuano a pubblicarli.
Che cosa abbiamo rifiutato nella nostra directory e continueremo a rifiutare
- comunicati stampa
- articoli non firmati
- articoli promozionali
- articoli scritti in forma di post
- recensioni di siti
Che cosa pubblichiamo e continueremo a pubblicare
- articoli informativi
- articoli originali
- articoli tecnici
- articoli scientifici
- guide
- tutorial
Come sono distribuiti gli articoli nella nostra directory
- Ambiente e Natura: 10 articoli
- Arredamento: 11 articoli
- Arte e Cultura: 15 articoli
- Economia e Finanza: 19 articoli
- Enogastronomia: 25 articoli
- Informatica e Internet: 13 articoli
- Lavoro e Professioni: 10 articoli
- Letteratura e Libri: 3 articoli
- Marketing e Webmarketing: 15 articoli
- Salute e Benessere: 25 articoli
- Scienza e Tecnologia: 10 articolo
- Società: 4 articoli
- Sport: 1 articolo
- Storia: 11 articoli
- Viaggi e Vacanze: 48 articoli
Continueremo ad offrire un servizio che sia di reale e concreata utilità ai 3 effettivi destinatari dell’article marketing:
- l’articolista che beneficierà dei link e della sua promozione
- il lettore che troverà informazioni utili negli articoli
- il webmaster che ripubblicandoli avrà contenuti gratuiti per il proprio sito
Nessun limite per gli articoli da ripubblicare
18 Marzo 2009 di Daniele Imperi
Archiviato in News
Abbiamo modificato il nostro regolamento e, da oggi, è possibile ripubblicare nel proprio dominio un nnumero indefinito di articoli. Il limite a 25 annui, quindi, è stato eliminato.
La suddetta regola era presente nella pagina Termini del servizio.
Intervista a Lara Malerba, caporedattore per ZeroDelta
16 Marzo 2009 di pieru
Archiviato in Interviste
Ciao Lara. Ormai da 10 anni ti occupi di contenuti, in particolare di contenuti per il web. Lavori per ZeroDelta ma i tuoi contenuti finiscono anche su kataweb, repubblica, eccetera.
D: Cosa ti piace del tuo lavoro? Se ancora ti piace…
R: Certo che mi piace ancora… e non lo dico perchè il mio capo leggerà l’intervista… trovo interessante conoscere ciò che accade nel mondo dell’arte, della musica e del teatro nel nostro paese o anche ciò che non accade, mi riferisco a delle zone d’Italia che sembrano sonnecchiare in un perenne letargo per quello che riguarda gli eventi che cerco. Un’ altra cosa che mi piace, anche se ritengo sia molto più soggettiva, è il gusto della ricerca e del ritrovamento, forse si tratta di un retaggio ancestrale della donna preistorica che raccoglieva bacche nelle foreste… ho sentito dire che è lo stesso meccanismo che spinge noi donne ad accapigliarci davanti ai “cestoni” dei mercati… beh, almeno io in questo caso non spendo!
D: Cosa invece NON ti piace?
R: La costante sensazione di “mancare” qualche evento importante e di non riuscire a pubblicare più notizie. Un’altra cosuccia che mi fa un po’ saltare i nervi è verificare che, anche su comunicati stampa dalla foggia molto “chic”, mancano informazioni fondamentali (es: gli orari di apertura di una mostra e/o un numero telefonico per le informazioni).
D: Cosa ne pensi dei blog? Ritieni che possano sostituire i siti di informazione tradizionali?
R: No, non credo. Ora come ora la maggior parte ha un taglio “amatoriale” e di conseguenza non si può neppure pretendere che siano del tutto esaustivi. Tutto dipende da chi ci sta dietro e da come lo gestisce… alcuni blog hanno acquisito autorevolezza nel corso degli anni, ma se la sono dovuta sudare! Esistono poi fenomeni che ritengo passeggeri o quantomeno sovradimensionati come Facebook che, secondo me, deve gran parte della sua attuale popolarità all’eco mediatica ricevuta, particolarmente in Italia, ma come strumento di marketing deve ancora dimostrare di avere un futuro.
D: Sii sincera: leggi il giornale di carta o preferisci l’edizione web?
R: Preferisco la vecchia carta, il fruscio e l’odore di inchiostro. Devo anche ammettere che uso così tanto il PC per lavoro che nel tempo libero a casa non mi viene nessuna voglia di accenderlo!
D: Per lavoro consulti moltissimo internet e vai a caccia di informazioni anche su siti dall’aspetto amatoriale. Come giudichi a prima vista la validità di un contenuto?
R: Non è difficile… basta valutarne l’aggiornamento, l’impaginazione e la completezza delle informazioni, al di là dei paroloni usati. Non nascondo che spesso, soprattutto leggendo le recensioni dei critici d’arte mi lampeggia un enorme punto di domanda in testa, sarà anche colpa mia…
D: Cosa è cambiato e cosa sta cambiando nel rapporto tra internet e gli italiani in questi anni? Che cambiamenti hai notato anche nello svolgimento del tuo lavoro?
R: Nel complesso i cambiamenti sono positivi: le informazioni sono cresciute sia in termini di quantità che di qualità, anche se troppe persone sono convinte di trovare in internet tutte le risposte e soprattutto tutte le risposte esatte. Non è così, ma, lavorandoci, tendo ad essere piuttosto indulgente con i “content provider”, so che non è facile.
D: Secondo te è vero che internet è uno dei pochi ambienti in cui, lavorativamente parlando, uomini e donne sono sullo stesso piano, senza particolari vantaggi o svantaggi?
R: Sì, io non vedo grosse differenze, dovreste provare a chiederlo a un uomo…
D: Che importanza hanno, secondo te, i motori di ricerca per il web italiano e quanta ne avranno in futuro?
R: I motori di ricerca sono fondamentali e credo che non potranno che acquistare sempre maggiore peso… anche se io ne uso uno solo..!
D: Quanto pensi ai motori di ricerca quando scrivi un testo?
R: Credo troppo poco, sono un’ingenua nata, ma c’è chi mi riporta sulla retta via!
D: Parte del tuo lavoro consiste nel gestire il cosiddetto “user generated content” ovvero il feedback degli utenti. La consideri come un’esperienza gratificante oppure una noia? A grandi linee che percentuale dei messaggi che ricevi ritieni siano pertinenti e interessanti?
R: Tutti per un aspetto o per l’altro. Ammetto che molti mi fanno divertire, come le richieste assurde o quelle molto “naif”, altri mi fanno arrabbiare, come quelli di coloro che si mostrano scocciati od offesi perché non sono stati presi in considerazione (com’è possibile che il mio magnifico ristorante nei dintorni della frazione del comune di Pincopallo non compaia sul vostro sito? Mettetelo subito!).
D: Comunicati stampa e article marketing. Che importanza hanno e che importanza avranno secondo te in futuro?
R: Mi ripeto: in internet serve qualità e precisione, almeno da parte di chi ci lavora. A volte mi arrivano dei comunicati stampa che mi fanno pensare: “Ma questi si fanno pagare per questo?”. La professionalità e la qualità avranno sempre maggiore importanza; essendo i comunicati stampa e l’article marketing teoricamente alla portata di tutti, questo conduce in molti casi ad un abbassamento della qualità. Io credo che nel lungo periodo ci sarà una fisiologica scrematura che premierà chi è in grado di utilizzare al meglio questi "nuovi" strumenti.
D: Approssimativamente possiamo dire che il tuo lavoro ruota attorno al turismo. Credi che il web in Italia sia usato adeguatamente per promuovere il nostro paese?
R: Chiedete all’oste se il suo vino è buono? Noi facciamo del nostro meglio, altri anche, molti assolutamente no! Anche se trovo che negli ultimi due-tre anni le cose siano migliorate.
Quanti link in un articolo?
21 Febbraio 2009 di Daniele Imperi
Archiviato in Istruzioni per l'uso, Vignette
L’article marketing è una tecnica di web marketing e non si può parlare di web marketing senza parlare di link. Il web è fatto di link, di collegamenti ipertestuali che uniscono pagine di siti, blog, forum, che portano l’utente da un contenuto ad un altro.
Ma quanti link è opportuno inserire in un articolo?
Ci viene spontaneo rispondere “quanti ne consente la directory di article marketing”. Ci viene anche spontaneo rispondere “quanti ne occorrono”.
Ma non abbiamo ancora definito un numero. Forse perché, a prescindere dal regolamento della directory, il numero di link deve essere suggerito dal suo reale significato: quello di un puro collegamento. Un collegamento che deve portare il lettore da una pagina a un’altra. Un collegamento inteso come risorsa per il lettore.

Voglio fare due esempi eclatanti su altrettanti articoli che sono stati inviati alla nostra directory. Esempi che denotano due comportamenti esattamente opposti e due concetti completamente differenti- ed errati- dell’article marketing.
- Un articolista ha inviato un articolo di una sola parola, linkandola al proprio sito.
- Un altro articolista ha inviato invece un articolo in cui aveva inserito ben 30 link, linkando sempre la stessa parola.
Che considerazioni possiamo fare?
- Nel primo caso l’article marketing è stato quasi scambiato per un social bookmark. Una semplice segnalazione, un link buttato a caso in una pagina web, un link non contestualizzato, anche. Un link inutile.
- Nel secondo caso l’article marketing è stato preso per una tecnica spam…? Il numero di link all’interno di una pagina web deve comunque rispettare una certa logica, altrimenti sia l’utente che il motore di ricerca che idea si faranno di quel testo, di quella pagina?
Perché inserire un link in un articolo? Rispondendo correttamente a questa domanda potremo definire il numero giusto- non esatto- di link da inserire in un articolo. Se anche una directory ci permettesse- come la nostra- di inserire un massimo di 3 link nel testo e di altrettanti in firma, non è detto che si debba usarli tutti e sei.
Stabilite cosa linkare e perché nei vostri articoli. Stabilitelo in funzione di una logica e di una reale ed effettiva utilità per il lettore. Ne guadagnerà il vostro testo, ne guadagnerà il lettore.
In conclusione possiamo affermare che, sebbene il regolamento imposto dalle directory di article marketing ci limiti- per motivi più che leciti (leggi: lo spam non è consentito)- il numero di link da inserire in un articolo, è comunque l’articolista che deve essere in grado di regolarne la quantità, in funzione non solo delle sue necessità, ma anche della lunghezza del testo e della concreta utilità che ne avrà il lettore.
Torneremo in seguito sulla funzione del link nell’article marketing, trattando a fondo tutti gli aspetti che la caratterizzano.