3 articoli sull’article marketing su article-marketing.it

25 Giugno 2009 di  
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Segnalo tre articoli da leggere sull’article marketing, che spiegano il significato del link all’interno di un articolo, sia nel testo che nella firma, come preparare un articolo di valore, dalla scelta del titolo alla stesura alla firma e, infine, l’article marketing spiegato in termini tecnici, per ottenere il meglio dai propri articoli.

Il valore del link nell’article marketing

L’article marketing ha una duplice natura: è informazione (contenuto) e backlink. La prima contestualizza il secondo, dandogli forza, poiché il link, che punta al sito che tratta dell’argomento X, viene a trovarsi all’interno di un testo che parla dell’argomento X. E’ un link a tema. Il link dà forza invece al sito linkato, poiché esso riceve così un backlink (inbound link, link in entrata) tematizzato e questo innesca una serie di processi che lo portano a migliorare il suo posizionamento: aumenta la sua link popularity, aumenta il suo page rank, viene rafforzata la sua posizione nelle serp in base a determinate parole chiave.

Leggi l’articolo completo sul valore del link nell’article marketing.

Come scrivere un buon articolo di article marketing

Si parla di article marketing anche in Italia, ma non se ne fa il giusto uso. L’article marketing è molto utilizzato in America, tanto che i siti di article marketing contengono centinaia e centinaia di articoli. E’ uno strumento pubblicitario che nel Nuovo Mondo hanno recepito, compreso, ne hanno capito il valore e la forza, cosa che da noi, purtroppo, non si è verificata. Da noi l’article marketing si è tradotto nella disperata ricerca del backlink, il link a tutti i costi, come se per la promozione e il posizionamento di un sito servano solo backlink. Per promuovere un sito, per posizionarlo, servono anche i contenuti. Un articolo fornisce contenuti.

Leggi l’articolo completo su come scrivere un buon articolo di article marketing.

L’article marketing in 10 punti

L’article marketing è una tecnica efficiente per portare traffico mirato al proprio sito, se sviluppata secondo certi canoni. Un articolo può effettivamente diventare virale, essere ripubblicato in siti e blog, ma soltanto se viene scritto seguendo una precisa traccia, seguendo un preciso modus operandi. Se state pensando di utilizzare l’article marketing come tattica per acquisire visite o popolarità nel breve periodo rischiate di rimanere delusi perchè non è lo strumento più adatto. La link popularity deve essere vista come un “effetto collaterale” di una più ampia strategia che mira a far crescere un brand o un nome.

Leggi l’articolo completo sull’article marketing in 10 punti.

10 motivi per usare l’article marketing

22 Giugno 2009 di  
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10 motiviPerché usare l’article marketing? L’article marketing è una tecnica di web marketing, largamente usata negli Stati Uniti e approdata, seppur con difficoltà e incomprensione, anche in Italia.

Sebbene non possa essere efficace per ogni tipo di prodotto, tuttavia trova impiego in una grande fetta di mercato, mostrandosi come un’ottima strategia di promozione in grado di portare risultati.

Ho elencato dieci motivi che possono spingere un marketer o un professionista ad usare l’article marketing per proporsi ai propri clienti, per pubblicizzare i propri servizi e prodotti e per emergere nella propria nicchia di mercato.

  1. Link: scrivendo e pubblicando articoli si ottengono backlink di qualità. L’article marketing prevede un certo numero di link in uscita nel testo e nella firma dell’autore. Con la ripubblicazione degli articoli il proprio sito otterrà link in entrata da siti e pagine a tema.
  2. Reputazione: con una massiccia campagna di article marketing migliorerai la credibilità e l’affidabilità. Questa tecnica di web marketing ti permette di diventare un esperto nel tuo campo e di costruire col tempo un’immagine, che i tuoi clienti non faticheranno ad associare al tuo prodotto.
  3. Brand: l’article marketing ti aiuta a costruire un brand. Leggendo il tuo nome in decine e decine di articoli e, quindi, in decine e decine di siti, i tuoi clienti lo memorizzeranno e non lo scorderanno facilmente. Prova a pensare ai grandi nomi del mercato: li trovi ovunque e sono ormai nella mente di tutti. Con l’article marketing puoi fare lo stesso.
  4. Traffico: pubblicando decine di articoli, che possono essere ripubblicati in un numero indefinito di siti, otterrai traffico verso il tuo sito. Più articoli pubblicherai e più aumentano le possibilità di traffico verso il tuo sito.
  5. Diffusione: con l’article marketing stai diffondendo in rete i tuoi prodotti e i tuoi servizi. Stai pubblicizzandoli in un gran numero di siti. La visibilità dei tuoi prodotti e servizi aumenterà all’aumentare degli articoli pubblicati.
  6. Economia: l’article marketing è una forma di promozione economica. In alcuni casi è perfino gratuita: se sei in grado di scrivere buoni articoli, per te l’article marketing richiederà solo tempo. Se devi ingaggiare un articolista, i costi sono comunque contenuti.
  7. Continuità: i tuoi articoli non hanno una scadenza, funzioneranno sempre. Non sono come un messaggio pubblicitario, che ha una durata limitata nel tempo. L’article marketing continuerà a portarti benefici anche dopo anni, finché resteranno online i tuoi articoli.
  8. Comodità: puoi portare avanti una campagna di article marketing comodamente da casa. Non è necessario alcuno spostamento. E’ sufficiente un computer per scrivere e pubblicare online i tuoi articoli. E anche se dovessi richiedere un articolista, puoi farlo senza muoverti.
  9. Target: l’article marketing attira clienti mirati e veramente interessati. Non è come la solita pubblicità, che spara nel mucchio. L’article marketing sarà seguito solo da chi sta cercando informazioni su un preciso tema, da chi sta cercando la soluzione a un suo problema. E’ una promozione già incanalata, che sarà percepita dall’utente nel momento in cui ne ha bisogno.
  10. Informazione: con l’article marketing stai informando il cliente sulle tue attività. Non tutti i tuoi concorrenti seguono questa tecnica. Grazie all’article marketing un cliente non acquisterà più un servizio o un prodotto da uno sconosciuto, ma sarà ben disposto ad affidarsi ad un esperto come te, avendo letto decine di articoli che hai scritto.

CMS per article marketing: Joomla

15 Giugno 2009 di  
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In questo articolo proviamo ad esaminare i pro e i contro di joomla nell’utilizzo specifico come piattaforma per la gestione dell’article marketing.

Premessa

Avete deciso di creare un sito di article marketing e siete alla ricerca di un cms adatto allo scopo. Tra le possibili scelte naturalmente c’è anche joomla, una delle piattaforme open source più potenti ed aggiornate; proviamo ad esaminare i vantaggi e gli svantaggi di questa scelta.

Caratteristiche

Cominciamo ad esaminare quali sono le caratteristiche più importanti che deve avere un software per la gestione dell’article marketing.

  • gestione utenti. Il CMS deve permettere in modo semplice l’iscrizione degli utenti che vogliono inviare articoli.
  • gestione articoli. Gli utenti devono avere a disposizione un editor ragionevole per scrivere i propri articoli e inviarli alla redazione per la revisione. Gli autori devono avere a disposizione uno strumento semplice per la gestione della firma dato che questa è spesso l’unica forma promozionale concessa.
  • gestione coda. Il software deve gestire la coda di moderazione; la redazione potrà approvare o meno gli articoli inviati eventualmente intervenendo su testi e link.
  • spam. Soprattutto se prevedete che il sito acquisti popolarità è utile (anche se non indispensabile, soprattutto in fase iniziale) prevedere la possibilità di agganciare l’invio di un articolo a un controllo antispam.
  • captcha. Come imparerete presto ci sono software specializzati nell’inserimento automatico di informazioni. Possono iscrivere utenti e anche inviare articoli in modo automatico. La cosa non sarebbe un problema se venissero usati in modo corretto ma questo avviene molto raramente. L’esperienza insegna che i migliori articoli vengono sempre, senza eccezioni, inviati manualmente e che gli inserimenti automatici sono al 99% spam. Avere un controllo visuale che complichi la vita ai vari software sia per l’iscrizione degli autori sia per l’invio degli articoli spesso significa evitare di perdere tempo e potersi dedicare meglio alle cose realmente importanti.
  • controllo dei duplicati. Sarebbe fantastico poter avere a disposizione uno strumento che controlli se un articolo è già stato inviato al sito. Non è necessario un controllo di unicità globale, non è fondamentale sapere se un articolo è già stato inviato a qualche altro sito ma è veramente brutto scoprire che avete approvato un articolo in tutto e per tutto simile (se non uguale) a un altro agià approvato in precedenza.
  • argomenti. Il front end deve permettere di accedere in modo semplice e veloce agli articoli di un argomento o di un autore. Idealmente il webmaster interessato alla pubblicazione di un articolo dovrebbe poter trovare il codice html già pronto da incollare, comprensivo di firme ed eventuali back link richiesti. Gli articoli devono poter essere classificati in base all’argomento e la struttura tematica deve poter essere organizzata con un sistema ad albero, come una directory.

Joomla

premesso che non esiste un cms che svolga alla perfezione tutti i compiti esposti, non bisognare dimenticare che joomla è progettato per la gestione di siti delle dimensioni e delle caratteristiche più disparate, può essere usato come blog, come “portale” informativo, per la gestione delle prenotazioni di un albergo o di un paese, come directory e chi più ne ha più ne metta. Il cms dà il meglio di sé quando la maggior parte delle sue potenzialità vengono sfruttate, quando lo si integra con estensioni per la gestione di forum, social network, annunci… non è un software semplice ed è piuttosto esigente dal punto di vista delle risorse.

Può svolgere il compito di software per la gestione di siti per article marketing? la risposta è sì. La maggior parte dei compiti che abbiamo visto possono essere svolti da joomla in modo nativo e molti altri si possono gestire con l’installazione di alcune estensioni. Giusto per fare un esempio la gestione nativa degli argomenti migliora molto utilizzando l’estensione alphacontent, ma esistono dozzine di validissimi plugin in grado di migliorare sensibilmente il front ent per adattare il cms all’utilizzo come piattaforma per article marketing.

Nonostante questo non mi sento di consigliare joomla per un sito di questo tipo; pur potendolo sostanzialmente adattare allo scopo è stato pensato per un utilizzo  molto diverso e molte delle sue vere potenzialità non sarebbero sfruttate e finirebbero per essere una fonte di problemi (bug) e di un inutile consumo delle risorse del vostro server col risultato di ottenere un sito lento oppure di costringervi a pagare un server sovradimensionato rispetto alle reali esigenze del sito. Se conoscete già molto bene joomla allora probabilmente riuscirete ad adattarlo allo scopo, altrimenti una soluzione diversa è una scelta sensata.

L’importanza della punteggiatura negli articoli

8 Giugno 2009 di  
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Lo scrittore che trascura la punteggiatura è destinato a non essere ben compreso.Edgar Allan Poe, Marginalia, V.

VignettaLa punteggiatura fa parte del linguaggio. Poe, eccellente e spietato critico, ha scritto una frase memorabile, che dovrebbe far riflettere quanti scrivono dedicando alla punteggiatura poca o nessuna attenzione. O trattandola come un insieme di simboli da usare a caso, senza logica.

A cosa serve la punteggiatura? A dare un senso alle frasi, a creare pause quando occorre, a chiudere una frase, a rendere una frase interrogativa o esclamativa, a separare frasi all’interno di uno stesso periodo.

Molti articolisti sbagliano l’uso della punteggiatura, inserendo virgole quando non serve, usando 4 o 5 punti esclamativi per rafforzare il tono di una frase o una decina di puntini di sospensione per rendere ancora più accentuata la sospensione o il senso di stupore che si vuol trasmettere.

Ci sono regole nella punteggiatura, così come ci sono regole nel linguaggio scritto. Un uso improprio della punteggiatura, oltre che creare incomprensioni nel testo, non migliorerà certo l’immagine dell’articolista.

Vignetta

Chi sbaglia la punteggiatura di fatto non conosce le regole dell’italiano scritto. E un articolista è tenuto a conoscerle. Un brevissimo ripasso non farà male.

  • Virgola: indica una pausa, breve, all’interno di una frase. Va scritta, senza spazi, dopo una parola ed è separata da uno spazio dalla parola che segue. E’ quindi sbagliato scrivere “Ciao,come stai?” o “Ciao ,come stai?” E’ anche sbagliato scrivere “Il treno, partì in ritardo”. Non serve alcuna pausa in questo caso.
  • Punto: chiude una frase. Va scritto, senza spazi, dopo una parola ed è separato da uno spazio dalla parola che segue. E’ quindi sbagliato scrivere “Sto bene.E tu? O “Sto bene . E tu?”
  • Puntini di sospensione: sono tre, non un numero a nostro piacimento. Indicano una sospensione, che non viene accentuata in base al numero che scegliamo. Sono e tre e tre restano. E’ quindi sbagliato scrivere “Sto bene, ma………..”
  • Punto esclamativo e interrogativo: è uno, ma per rafforzare se ne possono usare due o tre, non di più. Non ha senso scrivere “Attento!!!!!!!!!!!!!!!!!” o “Ma che fai????????????”

Voglio fare un esempio estremo, ma che farà subito capire come la mancanza di punteggiatura possa dare a una frase un significato del tutto impossibile.

Un contadino ha un vitello e la madre del contadino è anche la madre del vitello.

Scritta così, questa frase non ha senso, per motivi prettamente fisiologici. Una donna non può essere madre di un vitello… In questa frase manca la punteggiatura, e questa mancanza la rende una frase errata e senza significato alcuno. Inserendo la giusta punteggiatura:

Un contadino ha un vitello e la madre, del contadino è anche la madre del vitello.

La frase assume un suo preciso significato:

  • un contadino ha un vitello e la madre;
  • lo stesso contadino, oltre al vitello, possiede anche una mucca, la madre del vitello.

D’accordo, è stata scritta appositamente per poter trarre in inganno- e infatti era una sorta di indovinello- ma questo caso limite deve farvi capire l’importanza della punteggiatura nei testi.

Fate quindi attenzione alla vostra punteggiatura. Virgole e punti non possono essere messi a caso, sparsi qua e là per arricchire un testo. Servono a comprendere un testo, non a decorarlo.

Prima di pubblicare un articolo, quindi, provate a leggerlo ad alta voce, mettendo le giuste pause su virgole e punti. E poi traetene le dovute conclusioni.

Buon lavoro. 🙂

Il giusto uso dei tag HTML nell’article marketing

1 Giugno 2009 di  
Archiviato in Istruzioni per l'uso, Vignette

Vignetta sui tag HTMLChi si occupa di article marketing non sempre conosce le regole tipografiche del web, non sempre sa scrivere per il web.

Eppure l’article marketing è una tecnica di web marketing, e questo fa presupporre una conoscenza base sia del web che della scrittura per il web. Ma non è così, purtroppo.

Chi scrive articoli si dimentica spesso che sono pubblicati online, si dimentica che i suoi lettori non sfoglieranno una rivista, bensì scorreranno una pagina elettronica con un mouse, si dimentica che i suoi lettori non acquisteranno gli articoli in un’edicola, ma li troveranno grazie a un motore di ricerca.

Per dedicarsi all’article marketing, quindi, è fondamentale conoscere il significato dei tag del linguaggio HTML e la loro funzione, affinché gli articoli possano ricevere il giusto valore e la giusta comprensione sia dai lettori che dai motori di ricerca.

Spargere i tag come semi su un campo arato non farà sbocciare nuovi lettori, ma appassire la lettura.

Vignetta sui tag HTML

Che cosa è un tag HTML

In inglese tag significa “etichetta”. Il linguaggio HTML è un linguaggio di marcatura, in parole povere è costituito da una serie di elementi che definiscono precise aree di una pagina web. C’è un tag per i titoli, uno per i paragrafi, uno per i cosiddetti elementi di blocco (come i div), la cui funzione è quella di creare una sezione della pagina (barra laterale, testata, ecc.), e così via.

Non è certo richiesta una conoscenza approfondita del linguaggio HTML, ma sapere quali tag usare per la tipografia dei testi, per impaginare gli articoli, è fondamentale ed utile. Non sono poi molti i tag da conoscere:

  • titoli e sottotitoli: sono sei e sono numerati in ordine decrescente di importanza, dall’h1 fino all’h6; questo è il tag di apertura del titolo h1: <h1>; questo è il tag di chiusura: </h1>;
  • paragrafi: devono essere piccoli blocchi di testo, formati da poche frasi, in modo da risultare facilmente leggibili e memorizzabili; questo è il tag di apertura del paragrafo: <p>; questo è il tag di chiusura: </p>;
  • liste non ordinate: si usano per elenchi non numerati; questo è il tag di apertura della lista non ordinata: <ul>; questo è il tag di chiusura: </ul>;
  • liste ordinate: si usano per elenchi numerati; questo è il tag di apertura della lista ordinata: <ol>; questo è il tag di chiusura: </ol>;
  • l’elemento di lista è uguale per entrambe; questo è il tag di apertura dell’elemento di lista: <li>; questo è il tag di chiusura: </li>;
  • a capo: per andare a capo si usa il tag <br />, che non ha un’apertura come gli altri, ma è già chiuso;
  • grassetto: per rendere una parola in grassetto si usa il tag <strong>; il tag di chiusura è </strong>;
  • corsivo: per rendere una parola in corsivo si usa il tag <em>; il tag di chiusura è </em>.

I link si inseriscono tramite l’editor di testo, anche se conoscerne la struttura è importante per dare maggiore forza al link:

<a href="indirizzo web" title="titolo che rafforza la parola chiave linkata">parola da linkare</a>

Perché usare i tag in maniera corretta

Usare i tag nel loro giusto modo significa rendere i propri articoli più leggibili e più godibili, sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Le pagine web sono scritte in HTML. D’accordo, alcune pagine sono in PHP ed altre in ASP e si utilizzano anche altri linguaggi, ma l’impaginazione del testo segue il linguaggio HTML. I motori leggono e sanno leggere quel linguaggio. Se parlerete la stessa lingua dei motori otterrete due vantaggi:

  • sarete compresi dai motori di ricerca, che daranno ai vostri articoli il giusto peso e la giusta importanza;
  • sarete compresi meglio anche dai lettori, perché utilizzando i tag per impaginare i vostri testi, la resa a video degli articoli sarà migliore.

Come NON usare i tag HTML

  • Si leggono spesso articoli in cui l’intero testo è un unico blocco fitto di parole, che con molta probabilità nessuno leggerà mai.
  • Si leggono articoli in cui i titoli delle sezioni in cui sono stati suddivisi sono frasi in grassetto.
  • Si leggono articoli completamente in corsivo.
  • Si leggono interi periodi in grassetto.
  • Si vedono elenchi creati andando semplicemente a capo.

Avete mai pensato a come un lettore e un motore di ricerca leggeranno questa roba?

Male, sicuramente. Al testo non è stata dato il peso che merita.

  • I paragrafi esistono per suddividere l’articolo in porzioni di testo, in modo da facilitare la lettura su schermo.
  • I titoli assumono significato se sono veramente dei titoli, scritti all’interno dei tag h1, h2, ecc. Non solo il carattere sarà più grande del testo, come anche nella carta stampata, ma i motori di ricerca li tratteranno davvero come titoli, ossia daranno loro l’importanza che meritano nel contesto.
  • Il corsivo serve per dare enfasi a una o due parole e va usato con parsimonia. Un intero articolo enfatico non ha senso.
  • Il grassetto serve per dare forza a una parola, per far cadere l’attenzione del lettore su una parola chiave. Non ha alcuna utilità scrivere un periodo intero in grassetto. Il motore di ricerca riconosce il testo in grassetto e lo valorizza: usatelo quindi per sottolineare un concetto nel vostro articolo, per dare spessore a una parola chiave.
  • Un elenco va creato con i giusti tag, perché solo in quel modo sarà un elenco: avrà i rientri, avrà simboli che segnano ogni elemento della lista. In questo modo sarà riconoscibile all’interno del testo e più facilmente memorizzabile.

Web marketing e HTML

Chi si occupa di web marketing deve quindi conoscere l’HTML?

Oggi tutti scrivono articoli di article marketing, ma quasi nessuno conosce il linguaggio HTML. E’ anche vero che non tutti quelli che scrivono articoli per article marketing sono esperti di web marketing.

Ma, esperti o meno, se volete che il vostro articolo sia letto con facilità- e quindi apprezzato- dai lettori, se volete che, una volta pubblicato, sia letto con facilità anche dai motori di ricerca, allora un po’ di nozioni di HTML non vi faranno certo male.

E tu, utilizzi i tag dell’HTML per impaginare meglio i tuoi articoli?

Intervista ad Alex Sportelli ideatore di Web Marketing University

20 Maggio 2009 di  
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Ciao Alex, grazie per la tua disponibilità a concederci questa intervista! Che effetto ti fa passare dal ruolo di intervistatore a quello di intervistato?

Sono io a dover ringraziare voi! Mi fa sempre piacere fare due chiacchiere con gli amici. Sinceramente ti dico che dopo tanta vita da forum sono più a mio agio a rispondere alle domande piuttosto che a farle. Quindi il ruolo di intervistato mi calza comodo.

D: Che tipo di formazione hai avuto e che importanza può avere la formazione per chi pensa di fare il tuo stesso lavoro?

La mia formazione è da autodidatta: corsi+internet+tanti libri (mentre scrivo sono in aereoporto e ne ho acquistati un paio… è più forte di me eheh). Chi pensa di fare il nostro lavoro deve essere dotato di passione e solo in questo modo sarà in grado di tracciare il suo “personale percorso formativo”.

D: Secondo te è indispensabile una preparazione tecnica, informatica, per un futuro web marketer?

Un futuro webmarketer deve necessariamente possedere una preparazione tecnica di base.
Non riesco a pensare a qualcuno che si occupa di web marketing senza esser almeno capace di “leggere” il codice. Sul totale delle competenze parliamo di un buon 20/30%… il resto è marketing, comunicazione, psicologia, vendita, progettazione…. P.s. in generale maggiori competenze tecniche non guastano di certo. Ti confesso che tante volte vorrei essere anche un buon programmatore… ma so che se mi dedicassi a questo non riuscirei a fare ciò che mi piace davvero.

D: Ti va di spiegare secondo il tuo punto di vista la differenza tra un comunicato stampa e un articolo per l’article marketing?

A mio parere non hanno nulla a che fare. Parlandoti di me… faccio article marketing quando scrivo su ilgiornale.it, faccio comunicati stampa quando ho da segnalare un evento… la vedo semplice. Non è così?

D: Quale è stata la mossa più azzeccata che hai fatto nella tua vita professionale?

Bè… spero di essere solo agli inizi della mia vita professionale. Tuttavia la cosa più azzeccata che ho fatto fino ad oggi è stato decidere di cambiare atteggiamento, in una sola parola: espormi.

D: Pensi che le figure del SEO e del SEM siano destinate a fondersi in futuro?

Ti confesso che provo una certa antipatia per le sigle di questo tipo. Oggi per me non hanno senso. Un tempo per posizionare un sito (non parlo ovviamente dei casi più impegnativi…) bastava ottimizzarne il codice. Oggi invece ciò che chiamo “ottimizzazione” è solo il primo step di una lunga serie di azioni finalizzate al “posizionamento”. In alcuni casi per posizionare un sito servono pubbliche relazioni ed iniziative offline… quindi la cosa si complica un po’.

Quindi, le due sigle per me non hanno motivo di esistere, anche perchè le prime 2 lettere (Search Engine) hanno perso di valore nel tempo… oggi oltre i motori c’è tanto altro.

D: Web design, SEO, promozione sono tutte facce della stessa medaglia?

Se mi fai vedere la medaglia giuro che te lo dico.

D: Dalla tua esperienza sul giornale.it che tipo di feedback stai ricavando? Mi spiego meglio: do per scontato che in termini di prestigio sia un’esperienza interessantissima ma confrontarti con i lettori di un sito assolutamente generalista invece che con un pubblico di addetti ai lavori cosa comporta? Come cambia la comunicazione (se cambia)?

Inizialmente credevo di aver a che fare con lettori di politica e sport, invece chi commenta gli articoli è molto più preparato di quanto si creda.
Per il resto è solo prestigio e qualche buon link!

D: Oltre naturalmente a webmarketing forum, quali altri siti un giovane che vuole intraprendere la carriera di webmarketer deve assolutamente frequentare?

Tutti i fourm di settore + una gran lista di ottimi blogger… è necessario dotarsi di tempo, pazienza e tanti tanti feed rss.

D: Il futuro del web marketing italiano, secondo te, sarà dominato dalle grandi agenzie oppure ci sarà ancora spazio per i professionisti e i piccoli studi?

Il Web Marketing è un settore ormai vastissimo ed in crescita esponenziale, ci sarà decisamente spazio per tutti… sia per i professionisti sia purtroppo per i ciarlatani.

D: Secondo te il web italiano può essere considerato un “modello in scala” di quello in lingua inglese oppure ha delle sue peculiarità che lo rendono unico?

Non conosco il web inglese se non dalle parole del mio amico Enrico Madrigrano… quindi credo a lui.

D. lavori a webmarketing forum con una passione e una energia ammirevoli, sembri instancabile. La domanda sorge spontanea: perchè lo fai ? Seriamente: da dove ricavi gli stimoli per andare avanti? Qual è il macroprogetto che ci sta alle spalle? Voglia di confronto? Hai sentito la necessità di colmare un vuoto?

Questa è una domanda intima… ma mi piace.
Hai fatto bingo! Le mie armi sono due:
1. Ho sentito la necessità di colmare un MIO vuoto innanzitutto.
2. Da qualche mese sento una gran voglia di dire la mia perchè credo sinceramente di poter dare un importante contributo… ma non mi chiedere cosa… ti parlo di sensazioni, istinto…

Macroprogetti alle spalle? Tutto ciò che c’è dietro è ben evidenziato su web marketing forum. Se invece mi parli di soldi, Web Marketing University è un servizio a pagamento…
Se parliamo di reputazione personale è tutto alla luce del giorno… anzi su google.

Riassumendo, mi sono rotto le scatole di accontentarmi ed ho deciso di fare di più. La potrei chiamare una sfida con me stesso, con un pizzico di pazzia e sano protagonismo!

D: Vuoi raccontarci un po’ i tuoi obiettivi, a breve, medio e lungo termine? Dacci un’anteprima delle tue prossime mosse!

I miei obiettivi non potrebbero essere più semplici. A breve/medio termine web marketing forum diverrà il punto di riferimento in Italia per il “web marketing”. Come posso esserne certo? Semplice, non mi darò pace fino a quando non sarà così.

Questo porterà tutta una serie di ovvi benefici a me ed a chi mi sta vicino.

Grazie Pier e Daniele.

Grazie a te per aver trovato il tempo da dedicarci!

Il meglio di article-marketing.it #1

11 Maggio 2009 di  
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In questa sorta di rubrica vogliamo segnalare quelli che riteniamo essere i migliori articoli di article marketing della nostra directory, spiegando anche, di volta in volta, perché li riteniamo tali.

In questo primo post l’articolo che segnaliamo è Le piante da appartamento e l’ambiente in cui viviamo di Emanuela Caposecco.

Ecco perché lo riteniamo un buon articolo:

  • L’articolo è esauriente: ha una lunghezza di quasi 900 parole, tematizza bene la pagina, quindi, offrendo utili informazioni agli utenti.
  • L’articolo è ben impaginato: la suddivisione del testo in piccoli brevi paragrafi lo rende facilmente leggibile.
  • L’articolo è totalmente informativo: il testo non presenta alcun link al suo interno, come prevede realmente l’article marketing.
  • L’articolo presenta una firma "quasi" completa: nome e cognome dell’autrice contribuiscono a rendere esperta nel campo Emanuela Caposecco e il link verso il suo sito porta traffico.

Spiegheremo perchè la firma di Emanuela è "quasi" perfetta in uno dei prossimi articoli.

Complimenti dalla nostra redazione all’autrice Emanuela Caposecco per l’ottimo articolo.

 

Definire una scaletta per i propri articoli

3 Maggio 2009 di  
Archiviato in Istruzioni per l'uso, Vignette

Vignetta article marketingScrivere un articolo può richiedere anche molto tempo. Un buon articolo, che riesca quindi a garantire dei vantaggi sia all’articolista che al webmaster che lo ripubblica, necessita di essere scritto in maniera completa, chiara.

Cominciare a scrivere senza aver prima “progettato” il proprio articolo può essere un errore. Il rischio è quello di scrivere un testo incompleto, scoordinato. Il rischio è anche quello di impiegare molto più tempo a scrivere, che non seguendo delle “linee guida”. E’ qui che entra in gioco il concetto di scaletta.

Definizione di scaletta

Tratto dal Dizionario Zingarelli:

Abbozzo scritto di un discorso, relazione e sim. che ne individua gli argomenti essenziali in maniera rapida e sommaria.

Questa definizione riassume al meglio il concetto di “progetto” e quello di “linee guida” che ho introdotto.

Vignetta article marketing

Si tratta di una bozza, quindi, che ha la funzione di inquadrare i contenuti del vostro articolo, di focalizzare le idee, di identificare la materia che dovrete trattare. Guardate alla scaletta come a una sorta di indice per il vostro articolo. I punti che avete individuato sono i titoli di una sorta di capitoli. Titoli che vanno poi sviluppati. Il dizionario parla appunto di argomenti essenziali. Si tratta di individuare i punti più importanti, principali, indispensabili attorno a cui costruire l’articolo.

Punti a favore della scaletta

  1. Suddivisione dell’articolo in brevi capitoli: come già accennato, la scaletta ci permette di scoprire i punti da trattare nel nostro testo, una sorta di capitoli che andremo a sviluppare. L’elenco di quei punti, di quei capitoli ci sarà utile per creare dei sottotitoli, che migliorano la leggibilità e anche il posizionamento del nostro articolo.
  2. Ordine nella trattazione: una volta individuati i punti da sviluppare, ci sarà più facile fare ordine nel nostro testo, stabilire le priorità fra argomento ed argomento, decidere cosa trattare prima e cosa dopo.
  3. Profondità nella trattazione: senza scaletta non possiamo essere sicuri di aver scritto in maniera esauriente il nostro articolo. Soltanto con quell’abbozzo di argomenti essenziali siamo in grado di valutare l’entità del nostro lavoro: determinare con precisione quanto a fondo abbiamo trattato l’argomento.
  4. Diminuzione del tempo di redazione: scrivere senza una scaletta ci obbliga a continue riletture del nostro articolo, per capire se siamo stati abbastanza esaustivi, se il nostro testo è abbastanza dettagliato. Con una scaletta velocizziamo la stesura dei nostri articoli, poiché abbiamo delle linee guida da seguire.

Per scrivere questo post- così come per scrivere qualsiasi articolo- ho utilizzato una scaletta, che mi ha permesso di preparare velocemente il post e passare anche da un “argomento” all’altro, senza perdere il filo del discorso. Una scaletta vi farà risparmiare tempo. Vi permetterà inoltre di poter tornare a lavorare al vostro articolo in seguito, senza perdere le vostre idee.

ArticleMS – CMS per article marketing

26 Aprile 2009 di  
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AMSArticleMS sta per article management system: un sistema per la gestione di articoli, piattaforma ideale per l’article marketing.

Con questa piattaforma è possibile, una volta registrati, inviare i propri articoli, che saranno poi approvati dagli amministratori del sito.

L’installazione è semplice e veloce: è sufficiente inviare i file di installazione nel server e seguire le istruzioni del sistema.

La piattaforma è SEO friendly: è possibile avere un title personalizzato per ogni articolo e pagina, una description per gli articoli e, grazie al mod_rewrite, ogni url è ottimizzata e può essere modificata secondo le proprie esigenze.

ArticleMS è gratis.

Pannello di controllo

Il pannello di controllo risulta differente per gli utenti e per gli amministratori. Questi ultimi hanno accesso a tutti i file che regolano la gestione dei contenuti e la personalizzazione della piattaforma, mentre gli utenti hanno a disposizione un editor di testo WYSIWYG che gli permette di scrivere e inviare gli articoli con semplicità e velocità.

Analizziamo a fondo le caratteristiche del pannello di controllo lato utente e lato amministratore.

Pannello di controllo lato utente

Gli autori, per poter inviare un articolo, non abbandonano l’interfaccia del sito, non entrano, cioè, come accade ad esempio con WordPress, nel back end.

Hanno a loro disposizione un modulo da riempire. Niente di più facile. I campi da riempire sono:

  1. Titolo articolo
  2. Categoria articolo
  3. Riassunto articolo
  4. Testo articolo
  5. Firma autore
  6. Parole chiave

Basterà poi cliccare sul bottone Invia e l’articolo sarà pronto per essere letto dagli amministratori del sito.

Un’email avviserà poi gli autori dell’approvazione o del rifiuto dell’articolo inviato.

Pannello di controllo lato amministratore

L’amministratore accede al back end ed ha una panoramica totale di tutte le funzioni e le caratteristiche della piattaforma, attraverso un menu orizzontale e due gruppi di menu verticali.

Nella panoramica (Overview) può subito vedere se ci sono articoli o commenti da approvare.

Attraverso i vari menu può creare e gestire le pagine del sito, accedere alle impostazioni generali del sistema (Settings), modificare il template, creare i cosiddetti blocchi (come ad esempio la mappa delle categorie, la visualizzazione degli ultimi articoli, ecc.).

I file del template sono molti, una quarantina iniziali, a cui se ne possono aggiungere altri in fase di personalizzazione della struttura.

Sono divisi in vari gruppi: Articles (permette di modificare i vari template degli articoli, come la versione in pdf, stampabile, le categorie, l’invio dell’articolo, ecc.), Comments, Standalone (per le pagine statiche), Default (per modificare la home page, la mappa delle categorie, la lista utenti e gli ultimi articoli, la pagina del profilo dell’autore, ecc.), Login, Universal (per le modifiche dell’header, del footer, dell’elenco delle pagine e delle categorie e di altri menu in sidebar, Search (per il motore di ricerca interno del sito).

Lettura, modifica e approvazione di un articolo

L’editor per la lettura, modifica e approvazione di un articolo è ben strutturato. Ci mostra subito la data di invio, il titolo, il numero di parole dell’articolo, il nome dell’autore e la categoria in cui è stato inserito l’articolo.

Cliccando sul titolo l’articolo si espande ed è possibile leggerlo interamente, altrimenti se ne presenta solo un estratto.

Attraverso il link Edit si entra nell’editor di testo, dove è anche possibile controllare il codice HTML del testo inviato. Da qui si può ora modificare il titolo, la categoria assegnata, la url, la descrizione (riassunto), il testo e la firma.

Si possono salvare le modifiche apportate e quindi scegliere fra le 3 possibilità: Approve, Delete e Decline. In quest’ultimo caso si può inviare all’autore il motivo del rifiuto, attraverso un menu a tendina.

Caratteristiche delle pagine degli articoli

Ogni articolo ha una pagina dedicata con una url personalizzata, del tipo article-marketing.it/nome-categoria/titolo-articolo.html.

Queste le caratteristiche della pagina:

  • Versione in pdf: creazione di un file in pdf col testo dell’articolo
  • Versione stampabile: creazione di una pagina priva di grafica e formattazione
  • Invia l’articolo a un amico: pop up con modulo da riempire e inviare
  • Nome dell’autore, linkato al proprio profilo
  • Conteggio parole
  • Conteggio visite
  • Modifiche dell’articolo da parte dell’autore (e degli amministratori): se l’autore modifica il proprio articolo già approvato, e quindi online, tornerà in stato di pending, di approvazione.
  • Votazione dell’articolo
  • Commenti
  • Prelievo dell’articolo: permette di copiare il codice dell’articolo e poterlo così incollare nel proprio sito.

Ruoli degli utenti

Per gli utenti ci sono fino a sei tipologie di ruolo:

  1. ospite: può inviare articoli senza essere registrato
  2. autore: invia articoli che devono essere approvati
  3. redattore: invia articoli senza bisogno di approvazione
  4. moderatore: accesso esteso alla piattaforma
  5. amministratore: accesso totale
  6. bannato: utente spammer

Gadget

  • RSS: è possibile abbonarsi ai feed RSS di ogni categoria e di ogni autore.
  • Autori più attivi: visualizza in sidebar l’elenco degli autori che hanno pubblicato più articoli e il numero di articoli all’attivo.
  • Articoli più letti: visualizza in una pagina un elenco che mostra gli articoli che hanno avuto più letture. Il numero di articoli da visualizzare è a discrezione dell’amministratore.
  • Utenti: visualizza in sidebar il numero di utenti online.

ArticleMS si rivela un’ottima e potente piattaforma per l’article marketing, sicuramente da scegliere per una directory di articoli.

Potete scaricare ArticleMS a questa pagina, vedere una demo a questo indirizzo ed entrare nel pannello di controllo come amministratori a quest’altra pagina (Username: Admin, Password: Admin).

Tre articoli sull’article marketing da leggere

20 Aprile 2009 di  
Archiviato in Risorse

Vi segnalo tre articoli interessanti apparsi su Ikaro.net. Due risalgono al 2007 ma non hanno assolutamente perso la loro importanza, mentre l’ultimo è del 20 aprile.

Aumentare La Link Popularity Con L’Article Marketing: Un Test Reale

Ho inserito un paio di articoli nei migliori siti di article marketing in inglese e monitorato i risultati per 2 settimane.

In questi giorni sto sperimentando tecniche di article marketing per incrementare la link popularity del mio sito in inglese ed aumentarne l’autorevolezza. Sono rimasto molto sorpreso già dai risultati ottenuti in brevissimo tempo. Ho deciso di condividere strategie ed esperienze.

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Article Marketing: Gli Errori Da Evitare Quando Si Scrive Un Articolo

Ecco qualche piccolo accorgimento per fare Article Marketing e non semplicemente postare comunicati stampa.

L’esperienza di Article Marketing Italia mi ha dato modo di riscontrare l’enorme interesse che sta nascendo in Italia nei confronti dell’ Article Marketing. Il numero di storie pubblicate ogni giorno aumenta costantemente ma ho notato anche che esistono molti errori, o meglio cattive abitudini, comuni a molti publishers.

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Come NON Fare Article Marketing: Un Esempio Pratico

Si sta diffondendo una pratica molto diffusa tra agenzie SEO; quella di creare contenuti senza senso per forzarci keywords linkate ai servizi da promuovere.

Ovviamente l’avrai già capito; questo sopra è un articolo che ho scritto per scherzo (infatti i link sono finti) solo per dimostrare la maniera con cui molte agenzie SEO – SEM fanno article marketing per conto dei loro clienti.

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