L’article marketing vince ancora

22 Novembre 2012 di  
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Se qualcuno pensa che gli ultimi aggiornamenti avvenuti in casa Google abbiano ucciso l'article marketing si sbaglia. L'article marketing non è morto e funziona ancora. È vero che Google ha sferrato un duro attacco alle directory di article marketing, ma il nostro sito non ne ha per nulla risentito.

Le visite sono di 350 visitatori al giorno, con 10.000 visitatori unici al mese. E per un sito del genere non è male. Le iscrizioni alla nostra directory si registrano ogni giorno.

Il problema fondamentale di questi attacchi da parte di Google è colpa di operatori SEO e SEM che improvvisano il loro lavoro senza possedere una formazione adeguata e, spesso, senza conoscere la differenza fra article marketing e comunicati stampa.

Il nostro sito continua a proporre articoli di qualità, dunque non ha nulla da tenere da Google.

Come impostare gli articoli e vincere su Google

Gli articolisti devono tenere presente alcuni punti per far sì che i propri testi siano accettati dal nostro sito e non considerati spam da Google.

  1. Scrivete testi veramente originali, completi e lunghi (non limitatevi a 2-300 parole)
  2. Scrivete testi pienamente contestuali col titolo dell'articolo.
  3. Non linkate nel testo due parole chiave identiche.
  4. Non linkate nel testo due pagine web identiche.
  5. Non linkate nel testo le parole chiave esatte relative al vostro tema, ma variatele.
  6. Accertatevi che i link inseriti siano discorsivi (viaggio India è sbagliato, viaggio in India è corretto).
  7. Non proponete testi autopromozionali. Esiste il vostro sito per quello.
  8. Usate sottotitoli e liste per rendere la lettura più scorrevole.
  9. Non proponete lo stesso testo a più directory.
  10. Pensate a una efficace strategia di article marketing.

L’article marketing è uno strumento antiquato e obsoleto

15 Novembre 2010 di  
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Forse potrà sembrare strano che in un blog interamente dedicato all'article marketing si parli male dell'article marketing. Ma il titolo non lascia molti dubbi in proposito.

L'article marketing è uno strumento antiquato e obsoleto perché i siti che pubblicano gli stessi e medesimi articoli sono penalizzati fortemente per contenuti duplicati dai motori di ricerca.

Questa frase è una citazione, non è mia. È stata ricevuta in un'email, come al solito anonima, spedita al nostro sito. La frase è stata leggermente corretta dal sottoscritto, visto che era scritta in maniera sgrammaticata e conteneva errori di ortografia.

L'article marketing è sicuramente uno strumento vecchio. Ma vecchio non significa sorpassato. Anche i cartelloni pubblicitari sono uno strumento promozionale vecchio, ma funzionano ancora.

A differenza dei cartelloni pubblicitari, però, l'article marketing agisce nel tempo. È uno strumento che punta al lungo periodo. È uno strumento che richiede passione e dedizione. È uno strumento che richiede capacità. Più scrivi e più guadagnerai in pubblicità. Più scrivi e più il tuo nome girerà.

La penalizzazione per contenuti duplicati

Questo concetto contiene due errori. Innanzitutto non è una penalizzazione. Se un motore di ricerca non mostra un contenuto in serp, non significa che ha penalizzato il sito che ha pubblicato quel contenuto. Significa che ha preferito mostrare all'utente uno dei due o più contenuti identici che ha scovato in rete.

Ma questo non significa che quel contenuto non sia rintracciabile. L'article marketing non punta al posizionamento, ma al puro web marketing. Sono due concetti differenti. Se un mio articolo viene ripubblicato su quattro siti, significa che gli utenti di quei quattro siti lo leggeranno. E leggeranno il mio nome. E visiteranno il link che ho inserito. Che quel mio articolo non stia in serp ripetuto per quattro o cinque volte, a me poco importa.

Il secondo errore sta nella non veridicità di quanto affermato. Google non sempre elimina i contenuti duplicati. Provate a cercare alcuni versi della Divina Commedia e vedrete quanti risultati vi propone Google.

Ma restando in tema di articoli per article marketing, vi segnalo un mio articolo scritto tempo fa e che fu ripubblicato da un sito di commercio elettronico. Potete controllare in questa serp i primi due risultati, il primo si riferisce al nostro sito e il secondo all'e-commerce che ha ripubblicato. Google non ha effettuato alcuna penalizzazione.

Conclusione

Se pensate di utilizzare l'article marketing per uno o due articoli, allora non vi sarà di alcuna utilità. Se invece vi rimboccherete le maniche e comincerete a scrivere articoli su articoli, allora ne riceverete guadagno.

L'article marketing NON è uno strumento antiquato e obsoleto, quindi, e non subisce alcuna penalizzazione da parte dei motori di ricerca.

Article marketing non significa promozione

27 Ottobre 2010 di  
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Lo scopo dell'article marketing viene ancora abbondantemente travisato in Italia. Sorvolo su chi continua a iscriversi in una directory di article marketing per pubblicare comunicati stampa. È un fatto assodato, ormai, che per la maggior parte dei nuovi marketer article marketing e comunicati stampa siano la stessa e identica cosa.

Sorvolo su chi si iscrive in una directory di article marketing e non perde qualche minuto a leggere il regolamento. La gente va di fretta. Si iscrive di fretta. Scrive i suoi articoli di fretta. E li piazza là dove c'è una struttura atta a contenerli.

Il problema di fondo, nell'article marketing, è la promozione e/o l'autopromozione. Se da una parte l'article marketing serve a promuovere una figura professionale, un'attività commerciale, un sito, dall'altra la promozione deve avere una sua precisa collocazione.

La promozione deve avere una sua precisa collocazione negli articoli

Non sto parlando di una collocazione aleatoria, ma puramente geografica. Sì, geografica. La promozione deve essere inserita in un punto preciso dell'articolo e non dove l'estro dell'articolista decide.

Non è così difficile da capire. Sono sicuro che se dovessi spiegarlo a un bambino di 10 anni mi capirebbe. Quindi a maggior ragione deve capirmi un rappresentante dell'ufficio marketing addetto alla stesura di articoli.

Un articolo è composto da tre parti, principalmente. Un titolo, un corpo e una firma. Indovinate, ora, dove va collocata la promozione? Ma questo non è un gioco a quiz. La promozione va fatta in firma. In firma. In firma e non altrove. Perché?, direte voi.

Il vero scopo dell'article marketing

Lo scopo dell'article marketing è far ripubblicare quanto più possibile i propri articoli. Articoli che, per essere ripubblicati, devono ovviamente essere dei signori articoli. Degli articoli veramente interessanti. Articoli che un webmaster, rimanendone attratto leggendoli, voglia pubblicarli sul proprio sito.

Va da sé che se un articolo fosse meramente promozionale, nessuno avrebbe voglia di pubblicarlo sul proprio sito. E il perché è facile da intuire. Chi vuole fare pubblicità gratuita nel proprio sito? Per quello c'è Adsense. O i banner pubblicitari.

Se invece la promozione resta confinata nella firma, allora il problema non sussiste. Perché è la firma dell'autore. Dell'autore che ha fornito il pezzo. E ha diritto al suo spazio e al suo momento di gloria.

Article marketing e blogging: due forme differenti di promozione

C'è ancora qualcuno a cui sfugge la differenza fra article marketing e blogging. Sono sì due forme di promozione/autopromozione, ma con sostanziali differenze.

  • L'article marketing è una promozione itinerante. Il blogging è una promozione con fissa dimora.
  • L'article marketing prevede la ripubblicazione degli articoli. Il blogging mantiene i suoi post nella medesima struttura.
  • L'article marketing non promuove direttamente, ma diffonde nome e link dell'autore. Il blogging è invece una promozione aperta e diretta.
  • L'article marketing è una sorta di monologo che informa. Il blogging è invece discussione.

Possiamo paragonare l'article marketing, per esempio, agli articoli delle riviste scientifiche. Possiamo invece paragonare benissimo il blogging a una chiacchierata cogli amici.

L'article marketing deve avere il suo giusto peso

Non si può fare article marketing senza conoscenza. Il sapere sta alla base dell'article marketing. Un buon article marketing deve informare, cioè dire qualcosa che non sia così ovvio. Non si può fare article marketing scrivendo qualche frase tanto per riempire lo spazio e raggiungere il numero minimo di parole.

L'articolo deve essere scritto ai fini di una sua ripubblicazione. Altrimenti resta a vegetare nella directory. E per essere ripubblicato deve destare interesse. E per destare interesse deve dire qualcosa.

Un esempio di promozione con l'article marketing

Un esempio su come lavora e può lavorare bene l'article marketing va fatto, con la speranza che possa chiarire meglio le idee.

Supponiamo che un articolista, ingaggiato da un'azienda per promuovere i suoi prodotti o anche uno dello staff stesso dell'azienda, scriva un interessante articolo sull'auto ibrida e l'ecologia, spiegando il concetto di auto ibrida e come funzioni un veicolo del genere, mettendone in risalto le qualità e i vantaggi e come si colloca sul piano dell'ecologia.

È un articolo tecnico, potremmo dire, che affronta un problema attuale sulla conservazione della natura e il rispetto dell'ambiente. L'articolo ha quindi un contesto ben preciso, che ruota attorno al mondo delle auto ecologiche.

In firma l'articolista pubblicizza la propria concessionaria di auto ecologiche, sottolineando la vasta gamma di modelli e i prezzi competitivi e tutto ciò che ritiene opportuno scrivere per attirare visitatori al proprio sito e trasformarli in potenziali clienti.

Conclusione

La conclusione è che in Italia, ormai quasi alla fine del 2010, non siano ancora chiari il significato e lo scopo dell'article marketing. La colpa è della società. Come al solito. La società del web, che ha creato siti che ingoiano ogni tipologia di contenuto, in cui piazzare link a iosa, perché è tutto lì il succo del lavoro, quello di piazzare un link.

La colpa è anche di chi non fa più formazione o la fa male. Nascono figure giovanili che sostengono di occuparsi di marketing, ma che dietro non hanno alcuna formazione, se non qualche discussione letta qua e là nei vari forum. Letta male, per giunta. Qualcuno, anni fa, chiedeva di non rovinare l'article marketing. Ma è stato rovinato, purtroppo.

Non scrivete testi storicamente sorpassati

24 Maggio 2010 di  
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Ha ancora senso, a metà del 2010, scrivere che su internet si può davvero trovare qualsiasi cosa? Ha ancora senso, nel terzo millennio ormai avanzato, scrivere che ordinare online e cercare un annuncio nel web è comodo? Ha ancora senso, con le migliaia di articoli già scritti e presenti in rete e la quantità abnorme di informazioni reperibili, scrivere ancora come ottimizzare una pagina per i motori di ricerca o parlare della necessità di scrivere un buon titolo?

Queste informazioni sono ormai storia. Se conosci la storia, non ti servono. Se non la conosci, fatti amico un motore di ricerca. In un lampo ti troverà tutte le informazioni che vuoi su ciò che stai cercando.

A chi può interessare un articolo caratterizzato da una banale e sconcertante ovvietà? Chi può usufruire di un testo che ripete a pappagallo quello che abbiamo letto ormai- in italiano quanto in inglese- sull'ambiente SEO e SEM decine di volte?

La verità, triste o bella che sia, è che ormai nel web c'è tutto. Di cosa scrivere, dunque? Di ciò che manca, di ciò che nessuno conosce, di ciò che fa parte della nostra esperienza e può tornare utile agli altri. L'importante è NON scrivere ciò che è già presente in rete. Non serve a nulla. Non potrà essere ripubblicato da nessuno.

Perché entrare in una directory di article marketing per prelevare un articolo che si può trovare da qualsiasi altra parte?

Rendete dunque i vostri testi veramente unici, appetibili, ripubblicabili.

Article marketing e comunicati stampa: la confusione continua

27 Aprile 2010 di  
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Ho da poco trovato un post intitolato “Che cos’è l’article marketing e a cosa serve?”. Era fra le news di Google, quindi materia fresca, e così l'ho subito aperto per leggere cosa diceva.

La delusione, purtroppo, è arrivata già dal primo paragrafo:

Quando ci si imbatte in un sito di distribuzione di comunicati stampa,

Un sito di distribuzione di comunicati stampa NON ha nulla a che vedere con un sito di distribuzione di articoli.

E così nel paragrafo successivo:

Che senso ha pubblicare un comunicato stampa…

Già dai primi due paragrafi, che rappresentano quasi metà del post, si sta facendo confusione fra article marketing e comunicati stampa.

E nel terzo:

L’Article Marketing è un forma di Advertising che mira a promuovere un’azienda o i suoi prodotti attraverso la distribuzione di articoli.

E questo è senz'altro vero, se stiamo parlando di article marketing e non di comunicati.

L'autore scrive poi tre obiettivi dell'article marketing:

  1. Generare traffico diretto al sito web
  2. Gestire la propria reputazione online
  3. Incrementare la propria link popularity

E anche questo è vero. Un comunicato stampa genera sì traffico diretto al nostro sito, ma non gestisce la nostra reputazione online. L'article marketing gestisce e migliora la nostra immagine- e quindi reputazione- online. Sia i comunicati stampa che l'article marketing contribuiscono alla link polularity.

Il post continua poi a accennare ai comunicati stampa:

anche se il numero di persone che arrivano sul nostro sito attraverso il comunicato è relativamente esiguo […]

Article marketing e comunicati stampa: due differenti tecniche di web marketing, due differenti linguaggi da usare, eppure ancora vengono scambiati per la medesima cosa.

Article marketing e contestualità

19 Aprile 2010 di  
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Come impostare una campagna di article marketing per promuovere e posizionare il proprio sito? Come scegliere le parole chiave e i temi da trattare per diffondere la propria attività attraverso il proprio sito?

Ciò che rende forte l'article marketing non è la quantità di link che si riesce a distribuire nel web, ma è il legame stretto fra quei link e il contesto in cui sono inclusi. Un link nell'article marketing ha la funzione di approfondire il discorso, rimanda l'utente a un sito esterno per fornire ulteriori informazioni sull'argomento trattato.

Con questo principio fermamente presente nella propria mente, si dovrebbe pianificare una serie di contenuti da creare per poter promuovere il proprio sito. L'argomento del sito da promuovere con l'article marketing deve essere lo stesso del tema degli articoli da scrivere.

Quanto più è contestuale un link, tanto più sarà forte. Quanto più sarà forte quel link, tanto più contribuirà al posizionamento del sito linkato. Ne consegue che la contestualità di un link favorisce il posizionamento.

Un errore nell'article marketing

Molti articolisti commettono un errore. Linkano un sito che non ha nulla a che vedere col tema dell'articolo. In genere questi errori vengono commessi da chi pianifica una campagna di article marketing per siti di hotel.

In questi casi, per promuovere il sito di un hotel di una data città, si finisce per scrivere un articolo sulla città stessa, in cui poi, con una forzatura nel testo, si va a linkare il sito dell'hotel.

Il risultato è:

  • non c'è contestualità fra testo e sito linkato nel testo;
  • non si stanno fornendo informazioni aggiuntive al lettore.

Un articolo su una città è ottimo per promuovere una guida turistica online, un blog o un portale su quella città, ma non certo il sito di un hotel.

Perché, dunque, non scrivere articoli su argomenti specifici di hotel? O perché non parlare della distribuzione degli hotel in quella data città? Di certo la contestualità sarebbe mantenuta, e il lettore troverebbe conferma di ciò che legge seguendo i link proposti.

Conclusione

Mantenere uno stretto legame fra ciò che si scrive e ciò che si linka equivale a indirizzare il lettore verso la giusta strada, senza rischiare di spiazzarlo, di disorientarlo. Un link deve essere sempre visto come una risorsa.

Mantenere quel legame equivale a rafforzare il sito che si sta linkando, a tematizzarlo maggiormente per le sue principali parole chiave. Un link deve essere sempre a tema.

Come non fare article marketing

12 Aprile 2010 di  
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Questo articolo non è diretto a chi scrive e invia articoli, bensì a chi raccoglie articoli, alle directory di article marketing.

Ho scritto e inviato alcune settimane fa un articolo in una directory, per promuovere un mio nuovo sito. Ho inserito nel testo due link, che puntavano a pagine interne del sito, come approfondimento. Ho preparato una firma adatta, parlando del mio sito e inserendo un altro link.

Un article marketing classico, dunque. E nulla che andava contro il regolamento della directory, per altro molto scarno.

Il risultato, alla pubblicazione dell'articolo, è stato deludente: i link sono stati tolti, non puntavano più al mio sito ma, con un javascript, indirizzavano a quella stessa pagina; la firma è stata sfoltita al 99%, lasciando solo il nome e neanche più il cognome.

Che utilità può avere un articolo del genere? Nessuna, eccetto quella di aver fornito un contenuto gratuito a quel sito e a chi ripubblicherà in seguito il mio testo, che non ricondurrà mai a me, visti i tagli che ha subito.

Naturalmente ho chiesto di eliminare quell'articolo, e l'ho pubblicato altrove.

L'article marketing ha regole ben precise e non ha alcun senso modificarle per adattarle alle proprie esigenze o  per la morbosa e ingiustificata paura di cedere link a terzi. Se non si comprende questa tecnica di web marketing, si può tranquillamente scegliere di non occuparsene.

Quali parole chiave linkare nell’article marketing

7 Aprile 2010 di  
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Uso dell'anchor text

Dal momento che in un articolo di article marketing vengono concessi fino a tre link, bisogna decidere come sfruttare al meglio quei link. In particolare non bisogna soltanto scegliere le giuste pagine da linkare, ma anche le parole chiave a cui associare quei link.

L'anchor text è utile al posizionamento della pagina linkata, ma è utile anche per rendere più discorsivo il link che si offre al lettore. Questo vale in generale per ogni link che viene inserito in una pagina web.

Non è solo un discorso di posizionamento e utilità, ma anche di contestualità, caratteristica spesso ignorata nei link. Un link ha senso se è contestuale, se, cioè, ha un legame stretto, logico, semantico con la pagina linkata.

In un articolo sulle autovetture ci si aspetta di trovare link- testi ancora– inerenti a quell'argomento e non magari le parole “siti di noleggio online”, che non hanno nessun significato, poiché come frase chiave è troppo generica e può riferirsi a qualsiasi tipo di noleggio. Non è quindi contestuale.

L'anchor text va scelto in base alle parole chiave proprie della pagina web che state promuovendo attraverso un link nell'articolo.

L'anchor text non deve assolutamente violare le normali regole della grammatica e della sintassi, quindi mai linkare le parole “hotel roma centro” perché quella frase non significa nulla in italiano, oltre al fatto che i nomi di città vanno scritti in maiuscolo.

Fate quindi attenzione alle parole chiave da linkare nei vostri articoli, studiatele prima di scrivere il testo e sceglietele non in base all'argomento dell'intero sito, bensì in base a quello della pagina interna che andrete a linkare.

Non dividete un articolo in più parti

29 Marzo 2010 di  
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Alcuni autori inviano articoli che, forse perché troppo lunghi, hanno diviso in due parti. Si viene così a leggere nel titolo “Parte I” e “Parte II”.

Che cosa c'è di sbagliato in questo?

  • Che uno dei due articoli potrebbe non essere ripubblicato, magari perché il webmaster in cerca di contenuti non l'ha visto.
  • Che la prima parte potrebbe essere ripubblicata in un sito e la seconda in un altro.

L'article marketing non è il blogging, in cui ha senso dividere il proprio post in due o più parti, perché quei contenuti sono nati per stare e esistere nella medesima struttura. L'article marketing rappresenta contenuti vaganti: ogni articolo deve poter esistere in qualsiasi struttura.

Dividendo il vostro articolo in due parti rischiate di non offrire al lettore informazioni complete su quell'argomento, o perfino inutili, se a essere ripubblicata è la seconda parte e non la prima.

Consigli su come dividere un articolo di article marketing

Se l'articolo completo raggiunge le 2000 parole, direi che può benissimo restare invariato. Se proprio l'autore ritiene che sia troppo lungo, allora l'articolo deve essere strutturato in modo da poter essere tagliato in due o più parti, ma con titoli differenti.

E questo può valere per l'article marketing come per il blogging. Un giorno scrissi un post di web marketing che superava le 4400 parole. Impubblicabile, per la sua lunghezza. Dal momento che trattava di vari sotto-argomenti, ho modificato leggermente la sua struttura, traendone 6 post.

Come impaginare un articolo di article marketing

22 Marzo 2010 di  
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Spesso noto delle “decorazioni tipografiche” negli articoli inviati, che l'articolista inserisce per abbellire il proprio articolo. Parlo di testi colorati, o scritti tutti in corsivo, di sfondi perfino, di gif e fotografie che hanno il solo scopo di decorare, appunto, un articolo.

Un articolo non ha bisogno di decorazioni. Un articolo deve essere letto. La directory, come del resto anche le altre, non ha un design accattivante, ma una linea sobria, che si adatta alla sua vera funzione: quella di fornire contenuti.

Un utente che entra nella directory di article marketing sta cercando dei testi da poter ripubblicare, non può quindi distrarsi con una grafica pesante e barocca. L'articolo che trova deve poter essere letto con facilità. E questo si traduce con sfondo bianco e testo nero.

Oltre a questo, la tipografia di un sito, ossia la colorazione dello sfondo della pagina, la grandezza, l'allineamento e il colore dei testi, il colore dei link e l'effetto al passaggio del mouse, sono già stati stabiliti da un file che si chiama foglio di stile, un file che decide appunto degli stili tipografici del sito.

E considerando che il fine dell'article marketing è la ripubblicazione altrove del proprio articolo, nessuno saprà che veste grafica avrà questo "altrove", di conseguenza un articolo dovrà adattarsi a qualsiai design.

Scrivere un articolo con effetti sul testo significa introdurre nell'HTML della pagina del codice in più, che la renderà più pesante.

Per inviare un articolo scritto con un programma di scrittura è bene incollarlo in modalità codice, cliccando sul terzultimo bottone dell'editor di testo, e successivamente formattarlo, inserendo grassetti e link.

Sono i contenuti le decorazioni di un articolo.